dragamine

sm. inv. [sec. XX; dall'impt. di dragare+mina]. Unità della marina militare destinata alla ricerca, alla rimozione e alla distruzione delle mine subacquee ancorate o depositate sul fondo marino a profondità non superiori ai 40 metri. Tali mezzi navali possono avere dislocamento a pieno carico fino a 400 t (dragamine costieri) oppure fino a 700 t (dragamine d'altura); le loro dimensioni sono contenute e vengono realizzati con materiali amagnetici; la velocità, in genere, non supera i 20 nodi mentre l'armamento è limitato a un cannoncino, un mitragliere ed eventualmente a missili antiaerei. Per il dragaggio delle mine vengono utilizzati vari sistemi: meccanici, impiegati per portare in superficie gli ordigni ancorati, costituiti essenzialmente in cesoie particolari trainate da un cavo filato a poppa da una sola unità o da due operanti in coppia (la mina viene fatta poi esplodere con una carica detonante); magnetici, formati da uno speciale dispositivo in grado di produrre un forte campo magnetico anche a distanza e tale da far esplodere le mine magnetiche depositate sul fondo; acustici, basati su di un'apparecchiatura a influenza acustica che emette un segnale in grado di provocare la deflagrazione delle mine acustiche.

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