duna

sf. [sec. XVI; dal medio olandese dune]. Accumulo di materiale sabbioso dovuto a deposito eolico. Le dune si presentano come dossi o costoni non eccessivamente elevati (di norma pochi metri, ma eccezionalmente oltre i 100 m), con sviluppo longitudinale spesso rilevante, anche di diversi chilometri. "Per gli schemi di vari tipi di dune vedi disegni al lemma del 7° volume." "Vedi gli schemi di vari tipi di dune alla pagina 396 dell’8° volume." Nella maggior parte dei casi sono altresì caratterizzate da un profilo trasversale asimmetrico: il versante esposto al vento è a dolce pendenza e viene risalito dai granelli di sabbia spinti dal vento fino alla cresta, al di là della quale la sabbia ricade disponendosi in funzione del peso sotto una pendenza ripida che si attenua poco oltre per effetto delle turbolenze di ritorno del vento. Sul versante sopravvento si formano successioni di ondulazioni minori, i ripple-markseolici, distanziati fra loro di qualche centimetro e con altezze dell'ordine del centimetro. Se sono sottoposte a venti dominanti, le dune si spostano, sia pur lentamente, nella direzione del vento (dune vive), ma se i venti non spirano sempre dalla stessa direzione, gli spostamenti relativi possono annullarsi reciprocamente e la duna rimane nel suo complesso fissa. La deposizione di materiale che è all'origine delle dune avviene per un naturale smorzamento dell'energia dei venti o per la presenza di ostacoli, che ne attenuano o interrompono il movimento. In ogni caso la formazione di dune è subordinata alla presenza, nella zona stessa o in aree adiacenti, di materiale detritico. Tali condizioni si verificano di regola nelle zone aride intertropicali e lungo alcuni litorali: nel primo caso la materia prima viene fornita dai processi di disgregazione delle rocce; nel secondo dagli apporti fluviali e marini. Le dune sono quindi riconducibili a due tipi: dune continentali e dune costiere. Le caratteristiche intrinseche sono sostanzialmente uguali, se si prescinde dalle dimensioni, di gran lunga maggiori nel primo caso, e da una maggior mobilità, nel secondo. Le dune possono presentarsi isolate o congiunte a formare lunghissime catene: ne risulta pertanto una morfologia complessa. Le barcane sono dune isolate a forma di mezzaluna con la concavità disposta nel senso del vento: si formano in zone desertiche pianeggianti con un substrato coerente ricoperto da un sottile strato di sabbia. Più frequenti sono le dune con creste ondulate a forma di S, il cui andamento è dovuto a venti variabili: nel Sahara sono denominate sif (sciabola). Le dune paraboliche presentano invece la concavità controvento; di dimensioni maggiori delle barcane e poco mobili, sembrano essere dovute alla deflazione operata da un vento sostenuto su dune preesistenti formatesi su regioni ricoperte da uno strato di sabbia dell'ordine di diversi metri. Le dune trasversali sono costituite da cordoni paralleli di dune, disposti perpendicolarmente alla direzione del vento e ritmicamente susseguentisi. Le dune longitudinali sono invece cordoni di dune paralleli alla direzione del vento e variamente distanziati tra loro: si originano per azione di un violento vento dominante che incide nella coltre sabbiosa dei corridoi, detti gassi nel Sahara, mettendo talora addirittura il substrato allo scoperto. Se all'azione del vento dominante si aggiunge quella di occasionali venti di tempesta spiranti in direzione notevolmente diversa, lateralmente ai cordoni longitudinali si formano catene di dune minori che possono anche ostruire i corridoi. Ne risulta un andamento sia verticale sia planimetrico a cresta di gallo. Per l'interazione dei venti si formano inoltre potenti accumuli sabbiosi a piramide, da cui il nome di campi di dune a ghord o ghourd (piramide). I campi di dune irregolari dovuti all'interazione di venti irregolari di direzione variabile in aree ricoperte da notevoli spessori di sabbie uniformi si dicono nel Sahara aklés. Nelle aree desertiche sabbiose, gli ergs, si possono trovare conformazioni di ogni tipo risultanti da mescolamenti delle forme descritte. § Storicamente si ricorda la battaglia delle Dune, combattuta nel 1658 fra truppe francesi e spagnole lungo la spiaggia di Dunkerque.