emoperitonèo

sm. [sec. XIX; emo-+peritoneo]. Versamento più o meno cospicuo di sangue nella cavità peritoneale in seguito a emorragie provocate da lesioni di varia natura. L'emoperitoneo può essere di natura traumatica (lacerazioni dei grandi organi intraperitoneali come il fegato, la milza, i grossi vasi mesenterici), oppure spontaneo, determinato da rotture patologiche per preesistenti alterazioni morbose di vasi o organi addominali. Nella donna è provocato da emorragie di origine gravidica in seguito a gravidanza extrauterina (rottura della tuba o aborto tubarico). Altre cause di emoperitoneo nella donna sono la rottura di utero gravido o di cisti ovarica e le accidentali perforazioni uterine dovute a raschiamenti o altre manovre strumentali per via vaginale. A volte causa di emoperitoneo può essere la rottura di un vaso arterioso la cui parete è assottigliata per l'esistenza di un aneurisma. Più raramente l'emoperitoneo è dovuto a emangiomi del fegato o di altri organi addominali. Il quadro clinico è contrassegnato dai segni dell'anemia acuta con intenso dolore addominale. L'emoperitoneo richiede un intervento chirurgico urgente.

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