fidenziano

agg. [sec. XVI; da Fidenzio, pseudonimo di Camillo Scrofa]. Pedantesco, riferito a chi usa un linguaggio artefatto e pieno di latinismi. § Poesia fidenziana, genere di poesia giocosa, fiorita nel maturo Rinascimento, sul modello del Polifilo di F. Colonna (sec. XV), come reazione alla degenerazione pedantesca della cultura umanistica. Al centro della satira fidenziana è la figura del pedante, al quale è attribuita una lingua infarcita di latinismi e di termini vernacoli o toscani usati spropositatamente. Inventore della poesia fidenziana è il vicentino C. Scrofa, autore dei Cantici di Fidenzio (1562), in cui, con il presunto nome di Fidenzio Glottocrisio Ludimagistro, narra la vicenda di una passione pederastica. Assimilata al genere burlesco, la poesia fidenziana sopravvisse fino al Settecento.

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