funzionalismo (psicologia)

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dottrina psicologica sorta negli Stati Uniti nella seconda metà dell'Ottocento. Sviluppatasi sulla base del pensiero del filosofo W. James, ebbe tra i suoi massimi esponenti, sul piano filosofico e pedagogico, J. Dewey e su quello più propriamente psicologico J. R. Angell. Il funzionalismo si sviluppò particolarmente a Chicago (si parla anche di “scuola di Chicago”) in polemica con le concezioni elementaristiche della psicologia europea, e in particolare di W. Wundt, di cui si era fatto portavoce negli Stati Uniti lo psicologo inglese E. B. Titchener, allora insegnante all'Università di Cornell. Angell riassumeva così, nel 1907, i punti fondamentali della concezione funzionalistica: il funzionalismo è “la psicologia delle operazioni mentali in contrasto con quella degli elementi mentali”; per il funzionalismo la mente è “per prima cosa impegnata nel mediare tra l'ambiente e i bisogni dell'organismo”; e infine, il funzionalismo “riconosce costantemente e insiste sul significato essenziale del rapporto mente-corpo, per poter apprezzare completamente e comprensivamente la vita mentale stessa”. Assumeva così un'importanza fondamentale il concetto di funzione, definito o come un'operazione mentale (per esempio, il percepire, in contrasto con ciò che viene percepito) o come il ruolo che un'operazione esercita nel processo di adattamento, o ancora, come il rapporto che di volta in volta si instaura tra operazione e circostanze di vita dell'individuo in cui l'operazione si verifica. Si tratta comunque di una concezione sostanzialmente dinamica della psicologia, che rifiuta quindi ogni possibilità di analizzare la vita mentale in elementi isolati, tenuti insieme solo da legami associativi. Il funzionalismo ha dominato sino alla I guerra mondiale la scena della psicologia americana. Il behaviorismo, che ne è stato in qualche misura l'erede, gli ha tolto questa posizione di preminenza, pur se negli ultimi anni, particolarmente all'interno del movimento del New Look, a posizioni di tipo funzionalistico si sono richiamati sia autori come J. Bruner, sia i transazionalisti di Princeton.

Bibliografia

E. G. Boring, A History of Experimental Psychology, New York, 1950; R. Titone, Funzionalismo, Roma, 1975; G. Asmetti, Tre saggi di psicopedagogia funzionale, Roma, 1982.

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