Descrizione generale

sm. [sec. XIX; galvano-+-metro]. Strumento elettrico di laboratorio per l'osservazione e, mediante opportuna taratura, misurazione di correnti debolissime, generalmente continue. È usato particolarmente come strumento di zero in dispositivi a ponte; per questa ragione il termine galvanometro è distinto da quello di microamperometro che indica strumenti con annessa una scala tarata per correnti dell'ordine del microampere. Fra i più importanti galvanometri vanno ricordati i galvanometri a bobina mobile e quelli ad ago mobile.

Galvanometri a bobina mobile

Sono galvanometri nei quali la corrente fluisce in una bobina, B, mobile nel campo magnetico creato da un magnete permanente, M; la coppia che fa ruotare la bobina è equilibrata da una coppia elastica. Sono di questo tipo i galvanometri di Deprez-D'Arsonval, nei quali la coppia elastica è prodotta per reazione nel filo di torsione, F, e l'osservazione della rotazione indotta dal campo magnetico nella bobina è effettuata mediante un indice ottico di cui è parte integrante lo specchio S, solidale con il filo, che riflette un raggio di luce su esso incidente. Sono pure a bobina mobile i galvanometri balistici, atti alla misurazione della carica elettrica q che fluisce nella bobina B in un breve intervallo di tempo Δt; in tali galvanometri si fa in modo, aumentando convenientemente il momento di inerzia della bobina, per mezzo delle masse M, che il periodo di oscillazione proprio di questa sia molto grande rispetto a Δt, sicché la prima elongazione risulta proporzionale alla carica q.

Galvanometri ad ago mobile

Sono galvanometri nei quali un ago magnetico è mobile nel campo creato da una spira, o bobina, percorsa dalla corrente i da rilevare, il cui piano è perpendicolare a quello del meridiano magnetico. L'ago ruota di un angolo α, tale che tg α risulta proporzionale alla corrente i. Lo strumento, di valore quasi esclusivamente storico, è anche chiamato bussola delle tangenti e la costante di taratura dipende dall'intensità H0 del campo magnetico terrestre nel luogo in cui viene usato. L'influenza di tale campo è eliminata nei galvanometri astatici, nei quali si hanno due aghi magnetici (o due gruppi di aghi magnetici) paralleli e solidali tra loro, ma con le polarità contrapposte. Intorno ai due aghi si avvolgono due bobine in serie nelle quali le correnti da misurare circolano in verso opposto, in modo da produrre la stessa rotazione sugli aghi.

Galvanometri elettrodinamici e a vibrazione

Sono talvolta chiamati galvanometri anche alcuni strumenti per la rilevazione, o misurazione, di debolissime correnti alternate di valore efficace I. Sono tali i galvanometri elettrodinamici, costituiti da elettrodinamometri con due bobine in serie, una fissa e l'altra mobile, la cui deviazione angolare è proporzionale a I² Sempre per correnti alternate sono i galvanometri a vibrazione, usati come indicatori di zero nei circuiti a ponte per correnti alternate. Alla base del loro funzionamento sta lo sfruttamento dell'azione del campo magnetico dovuto a un magnete di espansioni polari N-S su due fili F₁ e F₂ percorsi in verso opposto dalla corrente I da rilevare e collegati meccanicamente da uno specchio S. Quest'ultimo entra in vibrazione con un'ampiezza, rilevata con un indice ottico, proporzionale a I.

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