germinabilità

sf. [da germinare]. Attitudine di un seme, se posto in adatte condizioni esterne di temperatura, umidità e illuminazione, a germinare e produrre una nuova pianta. Le caratteristiche di germinabilità sono assai variabili nelle diverse specie botaniche e, nella medesima specie, dipendono da diversi fattori di natura intrinseca (normale costituzione del seme, vitalità, maturità); inoltre esse sono soggette a variare con il passare del tempo e in relazione alle condizioni di conservazione, riguardo alle quali ultime risulta particolarmente dannosa l'umidità. La germinabilità di un seme è già presente in maggiore o minor misura quando esso è ancora immaturo, ma raggiunge i valori più elevati solo a completa maturità, dopo di che si conserva per un certo numero di anni, molto variabile secondo la specie e le condizioni di conservazione. Nelle specie coltivate il grado di germinabilità si stabilisce mediante particolari apparecchi (germinatoi) e viene espresso con la percentuale dei semi che risultano germinati in un determinato periodo di tempo, variabile da specie a specie. Le prove di germinabilità costituiscono uno dei controlli ai quali vengono sottoposte, a norma di legge, le sementi destinate al commercio.

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