infiorescènza

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Lessico

sf. [sec. XIX; dal latino tardo inflorescĕre, coprirsi di fiori]. Raggruppamento di più fiori su una porzione assile specializzata (rachide), semplice o dotata di ramificazioni secondarie.

Botanica

Le infiorescenze si dicono indefinite (o racemose) quando l'allungamento del rachide procede indefinitamente, almeno per un certo periodo di tempo, mentre ai suoi lati, man mano che esso si sviluppa, compaiono sempre nuovi fiori; si dicono definite (o cimose) quando al contrario la crescita dell'asse si arresta ben presto con l'emissione di un fiore, al di sotto del quale spuntano assi laterali che sopravanzano il primo nella crescita e sono anch'essi destinati a esaurirsi in poco tempo nel medesimo modo, a loro volta seguiti e sopravanzati da altre ramificazioni. Sia le infiorescenze definite sia quelle indefinite si dicono semplici (o uniassiali) quando hanno i fiori inseriti direttamente sull'asse primario; quando invece quest'ultimo si divide in un certo numero di assi secondari, ciascuno dei quali forma un'infiorescenza più piccola (infiorescenza parziale), l'infiorescenza si dice composta (o tirsoide, o multiassiale) e, più precisamente, secondo che il sistema conservi sempre il medesimo tipo di divisione ovvero comprenda diversi tipi di ramificazione, si dice composta omotipica o composta eterotipica. Anche l'ordine secondo il quale procede la fioritura dei singoli fiori serve a distinguere due gruppi di infiorescenza: si dicono acropete (o centripete) quelle nelle quali i fiori che fioriscono per primi sono i fiori periferici, per cui la maturazione procede dal margine verso il centro (o dal basso verso l'alto), si dicono acrofughe (o centrifughe) quelle nelle quali la fioritura avviene in senso contrario. Quale prototipo di infiorescenza indefinita (o racemosa) si può assumere il racemo o grappolo, che consta di un asse primario a nodi distanziati e fiori solitari peduncolati; varianti principali di questo tipo di infiorescenze sono la spiga (racemo con fiori sessili), l'ombrella (racemo con internodi molto ridotti) e il capolino (racemo con fiori sessili, internodi ridotti e asse slargato); altre infiorescenze di questo tipo sono il corimbo e lo spadice, e così pure l'amento o gattino (quest'ultimo costituito da una spiga pendula). Le infiorescenze definite (o cimose) si suddividono in due tipi principali, il dicasio (o cima bipara) e il monocasio (o cima unipara), secondo che sotto al fiore terminale spuntino due ramificazioni laterali o una sola. Il dicasio può essere semplice o composto, secondo che il suo sviluppo si arresti con l'emissione dei due primi assi laterali o proceda oltre (nel qual caso viene a costituire un'infiorescenza composta). Anche nel monocasio si possono verificare due diverse possibilità, ciascuna delle quali a sua volta contempla due possibili versioni: se tutti i successivi rami si formano sul medesimo lato si ha la cima unipara scorpioide (che si dice bostrice quando ogni ramo si inserisce lateralmente sul ramo che lo sostiene, drepanio quando ogni ramo sta sul prolungamento del ramo sottostante), mentre se i successivi rami crescono alternativamente a destra e a sinistra si ha la cima unipara elicoide (che si chiama cincinno quando ciascun ramo si inserisce lateralmente sul ramo che precede, ripidio se sta sul suo prolungamento). Si hanno anche capolini e ombrelle di tipo cimoso (o definito), che sono facilmente distinguibili dalle infiorescenze racemose per il fatto di avere i fiori più giovani in posizione periferica, anziché al centro. Le infiorescenze composte (o tirsoidi) sono infiorescenze multiassiali, definite o indefinite centripete o centrifughe, i cui principali tipi sono i seguenti: tirso o pannocchia, specie di racemo che in luogo dei peduncoli fiorali sviluppa altrettante infiorescenze racemose (per cui si dice anche racemo composto); antela, tipo di infiorescenza analogo al precedente, ma con le ramificazioni laterali che sopravanzano l'asse primario; pleiocasio o cima ombrelliforme, infiorescenza analoga a un dicasio, ma con un numero maggiore di ramificazioni per ciascun verticillo, ognuna delle quali si suddivide sempre nel medesimo modo; altri tipi comuni di infiorescenze composte, infine, sono il corimbo-tirso, il grappolo di ombrelle, il grappolo di spighe, l'ombrella composta, ecc. Infiorescenza di tipo particolare, che è piuttosto difficile far rientrare nei gruppi precedenti, sono costituite dal siconio del fico e dal ciato (o ciazio) di molte euforbiacee.

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