granato²

Indice

Lessico

sm. [sec. XIV; da granata , con riferimento al colore dei semi della melagrana].

1) Altro nome della pianta e del frutto del melograno.

2) Minerale , silicato di composizione chimica varia, corrispondente alla formula generale

dove R‟ è un metallo bivalente (Mg, Fe‟, Ca, Mn) e R‴ un metallo trivalente (Al, Fe‴, Cr, Ti, Zr). I granati sono miscele isomorfe di più termini "La tabella e i disegni relativi al granato sono a pag. 162 dell’11° volume." , indicate con nomi diversi e di composizione teorica riconducibile alla formula generale. "Per la tabella e i disegni vedi il lemma del 10° volume."

Mineralogia

I termini puri fondamentali dei granati, come tali rari in natura, sono per i granati alluminiferi (R‴=Al): almandino (R‟=Fe‟), piropo (R‟=Mg), grossularia (R‟=Ca), spessartite (R‟=Mn); per i granati ferriferi (R‴=Fe‴): andradite (R‟=Ca), calderite (R‟=Mn); per i granati cromiferi (R‴=Cr): uvarovite (R‟=Ca) e hanleite (R‟=Mg). Il piropo, l'almandino e la spessartite formano miscele binarie e ternarie che costituiscono la serie detta delle piralspiti, mentre, l'uvarovite, la grossularia e l'andradite, pure miscibili tra loro, ma più limitatamente, formano la serie detta delle ugranditi. Termini puri e miscele sono state ottenute anche per via sintetica, a volte con composizioni chimiche non riscontrate in natura. I granati cristallizzano nella classe esacisottaedrica del sistema monometrico formando cristalli con abito rombododecaedrico o, meno comunemente, icositetraedrico o cubico. Frequenti anche gli aggregati costituiti da granuli tondeggianti. Raramente incolori, sono minerali allocromatici dotati di lucentezza da vitrea a subadamantina; il colore varia dal verde al giallo, al rosso, al bruno, al bruno scuro, in rapporto soprattutto alla composizione chimica. I granati sono minerali molto diffusi e si trovano in rocce eruttive scistoso-cristalline; spesso sono alterati superficialmente in clorite. Sono anche abbastanza frequenti nei depositi detritici arenacei. Trovano impiego per la loro durezza elevata (da 6,7 a 7,5) come polveri abrasive per la lavorazione del legno e del cuoio; gli esemplari trasparenti e limpidi sono utilizzati come pietre preziose; al riguardo nomi specifici sono usati per indicare le varietà più significative: rubino o granati di Boemia, rubino del Capo, per il piropo; hessonite per una varietà di colore rosso giacinto della grossularia; topazolite, giallognola, melanite, nera, demantoide o smeraldo degli Urali, verde, per varietà dell'andradite. La rodolite, una miscela di almandino e piropo nel rapporto 3:1, presenta una colorazione variabile dal rosa al rosso violaceo.

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