Lessico

(ant. lutta), sf. [sec. XVI; latino tardo lucta].

1) Combattimento corpo a corpo tra due uomini, senza aiuto di armi, ciascuno dei quali sfrutta, per prevalere, le forze, il peso e l'abilità nell'effettuare prese e nello sfuggire a quelle dell'avversario: ingaggiare, sostenere una dura lotta; una lotta senza esclusione di colpi; anche mischia, zuffa: la lotta tra il cane e il gatto.

2) Contrasto, contesa in cui due persone o due gruppi di persone cercano di sopraffarsi vicendevolmente, anche con l'uso delle armi; scontro, battaglia: le sanguinose lotte per la conquista della libertà; la lotta finale tra le prime squadre in classifica; la lotta per la parità dei diritti; lotta di classe, vedi classe. § Con l'espressione lotta biologica si designa un complesso di metodi finalizzati a combattere forme biologiche (vegetali o animali) nocive e parassite basato sullo sviluppo e l'impiego di antagonisti naturali della specie da tenere sotto controllo. Per esempio l'uso di varietà vegetali a ciclo breve (che maturano prima che i parassiti raggiungano lo stadio adulto), e di pratiche colturali (aratura, irrigazione, fertilizzazione) che ostacolino i parassiti e favoriscano i loro nemici naturali. In genere si tratta di un'accurata programmazione di tecniche per neutralizzare le specie nocive e parassite nei primi stadi del loro ciclo biologico, quando sono più vulnerabili. Per esempio in Italia per il risanamento dalla malaria delle zone acquitrinose è stata introdotta una specie di pesce, la gambusia, che si nutre delle larve di zanzara.

3) Contrasto non armato, contesa a parole, competizione: ho dovuto sostenere una bella lotta per convincerlo. Fig., il complesso dei mezzi con cui l'uomo cerca di fronteggiare e sconfiggere determinati mali: la lotta contro la poliomielite, contro l'analfabetismo, contro il dilagare della delinquenza. Per estensione, dissidio, discordia: essere in lotta coi familiari, con la propria coscienza.