lapidàrio

Indice

agg. e sm. [sec. XIII; dal latino lapidaríus].

1) Agg., che riguarda le iscrizioni scolpite su lapide: arte lapidaria; fig., sintetico, sentenzioso: stile, discorso lapidario.

2) Caratteri lapidari, caratteri da stampa il cui disegno è ispirato alle scritte romane. Nella classificazione morfologico-decimale sono compresi negli angoliformi.

3) Sm., operaio specializzato nell'incidere la pietra e il marmo. Ant., artefice esperto nella lavorazione di pietre dure e preziose; intenditore di gemme.

4) Raccolta di lapidi antiche.

5) Trattato di carattere didattico-scientifico sulle proprietà magiche delle pietre, soprattutto preziose. Tipico dell'età medievale, fu in voga fino al Cinquecento. L'esempio più famoso, al quale si rifanno la maggior parte delle opere successive di questo genere, è il Liber lapidum seu de gemmis di Marbodo, vescovo di Rennes (sec. XI-XII).