lettiga

sf. [sec. XIV; latino lectīca, da lectus, letto (sostantivo)]. Nell'antichità, letto portatile, portantina. Oggi, lettino per malati o feriti, composto di due stanghe unite da un telo e trasportato a braccia; può essere anche montato su ruote o su automezzi.§ Di origine asiatica (la Bibbia ricorda la lussuosa lettiga di Salomone, e lettighe sono note in ambiente indiano, persiano ed egiziano, anche se nell'antico Egitto si usavano piuttosto le sedie gestatorie), la lettiga come mezzo di trasporto per sovrani, dignitari, ecc. si diffuse in Grecia soprattutto in età ellenistica. Presso i Romani l'uso della lettiga, trasportata da sei od otto lecticari, si fece frequentissimo specialmente in età imperiale; divenuta una suppellettile di lusso e un simbolo d'importanza sociale, essa era adoperata soprattutto per i piccoli spostamenti in città. Una lettiga della prima età imperiale, completa di baldacchino e ornata di rilievi bronzei, è al Museo dei Conservatori a Roma. Usata ancora nel Medioevo da principi e signori per viaggi o parate, le lettighe andarono poi scomparendo e il loro impiego si trova ancora solo in Oriente.

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