mòrsa

Indice

Lessico

sf. [sec. XIV; da morso (sostantivo)].

1) Attrezzo impiegato per serrare e tenere in posizione pezzi di legno, metallo, o altro materiale, che debbano essere lavorati al banco per mezzo di lime, scalpelli, seghe, ecc.; qualsiasi morsa è costituita da due ganasce (una mobile e una fissa) e da una vite di serraggio azionata da una leva: serrare, stringere nella morsa.

2) Per estensione, qualsiasi attrezzo munito di due ganasce con cui tener fermo un oggetto a un altro. Fig., stretta forte e salda: lo teneva nella morsa delle sue mani.

3) In marina, struttura di sostegno per imbarcazioni a bordo di navi, detta anche calastra. Due morse, fissate al ponte a distanza opportuna e sagomate superiormente in modo da adattarsi alla forma della carena nella zona di appoggio, sostengono l'imbarcazione che così non deve più essere sorretta dai paranchi.

4) Valle profonda, molto stretta e scoscesa.

5) Mordacchia: metter la morsa al cavallo; fig., mettere la morsa a qualcuno, indurlo a non parlare; mettersi la morsa, proporsi di tacere.

Tecnica

"Per le morse da banco e verticale per tubi vedi schemi al lemma del 13° volume." In genere, sulla ganascia fissa della morsa (solidale al banco di lavoro) sono ricavate due guide a coda di rondine nelle quali scorre la ganascia mobile, provvista di un foro filettato nel quale può avvitarsi la vite di serraggio il cui passo impedisce alle ganasce di allontanarsi. "I disegni schematici della morsa da banco e della morsa verticale sono a pag. 191 del 15° volume." Per ottenere un serraggio più efficiente, in casi particolari, si usano morse la cui ganascia mobile è azionata da un dispositivo pneumatico; per un movimento ampio ma rapido della ganascia mobile sono usati dispositivi ad eccentrico. Esistono morse da banco, nelle quali la base con la ganascia fissa è resa solidale al banco mediante bulloni, e morse portatili, che vengono assicurate al banco o a un qualsiasi tavolo mediante un morsetto. Per lavori di precisione su piccoli pezzi le morse sono orientabili su un supporto a sfera, che, in certi casi (per uso hobbystico), si può fissare al tavolo mediante una ventosa. § Nei banchi da fucina sono usate morse a ganasce, la cui ganascia mobile è incernierata molto in basso sul prolungamento di quella fissa consentendo il serraggio di lunghi pezzi;in alcune morse le due ganasce non sono parallele perché quella mobile è imperniata su quella fissa; in altre, il bloccaggio è detto equilibrato perché permette di fissare pezzi di varie dimensioni le cui sporgenze vengono assorbite da piccoli stantuffi posti sulla ganascia fissa. § Nei banchi da falegname sono impiegate morse a ganasce, nelle quali la ganascia fissa è costituita da una gamba (o da un tratto del bordo) del tavolo e quella mobile è una tavola spostabile mediante una grossa vite; morse parallele (dette anche carrelli), poste a un'estremità del banco, nelle quali il bordo del banco, o un manichetto inserito in appositi fori lungo la sponda a fronte, fungono da ganascia fissa, mentre una testa a L mossa da una grossa vite agisce da ganascia mobile.

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