marcàggio

sm. [sec. XX; da marcare]. In telefonia, sistema di comando con cui viene condizionato l'azionamento dei selettori di una centrale telefonica elettromeccanica. § Con il marcaggio il selettore non viene comandato direttamente con la selezione delle cifre che compongono il numero telefonico dell'utente (selezione passo-passo), ma viene semplicemente posto in libero movimento, mentre la selezione agisce invece su un organo secondario, detto marcatore (o dispositivo pilota) che provvede a polarizzare opportunamente con un segnale elettrico una lamella del banco del selettore provocandone l'arresto in corrispondenza della cifra selezionata; si realizza così un marcaggio elettrico. Nei selettori a solo movimento rotativo si può ottenere un'elevata velocità di esplorazione dei passi del banco di contatto azionando egualmente in rapida e libera rotazione il selettore, ma controllandolo in corrispondenza dei passi relativi agli inizi delle decadi di selezione con apposite camme meccaniche che fanno intervenire delle molle di contatto. Queste, in connessione circuitale con un marcatore, provvedono a fare arrestare il selettore all'inizio della decade desiderata (e corrispondente a una delle cifre del numero dell'utente desiderato): si realizza in tal caso un marcaggio meccanico. Il marcaggio elettrico può essere singolo o, più spesso, di un gruppo di selettori. In tal caso due marcatori comandano il movimento di un intero gruppo di selettori, disposti su di un'unica intelaiatura di centrale (quadro), e provvedono successivamente con un marcaggio elettrico al posizionamento dei selettori. L'impiego di due marcatori permette un più facile smaltimento del traffico telefonico e una maggiore sicurezza di funzionamento poiché, in caso di avaria di un marcatore, l'altro può provvedere egualmente per l'intero gruppo di selettori.

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