meccanismo

Indice

Lessico

sm. [sec. XVIII; dal francese mécanisme, che risale al greco mēchanḗ, macchina].

1) Catena cinematica nella quale un membro (telaio) è fisso. In senso lato il termine meccanismo indica qualsiasi congegno o dispositivo in grado di compiere una certa operazione o funzione (per esempio meccanismo a orologeria). I meccanismi in senso proprio sono costituiti da elementi in grado di trasformare il moto raccolto dal membro di ingresso nel diverso moto richiesto al membro di uscita. In tal senso sono meccanismi i sistemi articolati, le camme, gli arpionismi, i manovellismi, i ruotismi. ecc.

2) Il modo con cui funziona una macchina, un congegno, ecc.: non conoscere il meccanismo del motore Diesel.

3) Fig., il funzionamento di un'organizzazione, di un processo naturale o di attività spirituali: il meccanismo dello Stato; il meccanismo della memoria. In particolare, in etologia, meccanismo scatenante, selezione di determinati stimoli, operata dal sistema neurosensoriale di un animale in una situazione stimolatoria complessa, che determina la risposta soltanto a quegli stimoli; meccanismo di interruzione, l'insieme dei processi neurosensoriali responsabili dell'interruzione di un comportamento; meccanismo compensatorio (del movimento apparente del Sole), vedi orologio biologico.

4) In chimica, meccanismo di una reazione, l'insieme degli stadi elementari attraverso cui la reazione avviene. Lo studio dei meccanismi della reazioni (in particolare di quelle organiche) ha subito un notevole sviluppo grazie soprattutto alla crescente disponibilità di tecniche spettroscopiche (per esempio, la risonanza magnetica nucleare o RMN) che consentono di seguire il decorso delle reazioni. Tale campo di studio rappresenta una parte importante della cinetica chimica.

Etologia

L'ipotesi dell'esistenza negli animali di meccanismi scatenanti innati (MSI), avanzata da Lorenz e generalmente accettata nell'etologia classica, implica la capacità del sistema nervoso di rispondere selettivamente a determinati stimoli chiave, senza bisogno di esperienze precedenti. È implicito, quindi, che ciascuno stimolo chiave è coadattato con un particolare MSI. Un esempio classico è rappresentato dalla risposta di beccata dei gabbiani reali nidiacei, studiata da Tinbergen e collaboratori: quando i genitori tornano al nido e avvicinano a essi il becco, questi ne beccano attivamente la macchia arancione all'estremità della mandibola, determinando il rigurgito del cibo. Usando nidiacei privi di esperienza e modellini artificiali di teste e becchi di gabbiano di forme, colori ed effetti di contrasto di colore diversi, è stato messo in evidenza che la risposta di beccata è, nei giovani gabbiani reali, provocata in modo significativamente più frequente dal colore rosso e dalle combinazioni di macchie di colore che producono un maggior contrasto sullo sfondo. Analoghi esperimenti condotti su varie altre specie di uccelli hanno dato risultati paragonabili, cioè sempre la risposta di beccata è maggiormente stimolata da una o poche delle caratteristiche del becco dei genitori. Il MSI è dunque analogo a un filtro che, o a livello sensoriale o a livello centrale, trattiene una quantità di stimoli, permettendo esclusivamente il passaggio di quelli capaci di evocare una risposta adattata. In etologia vengono anche riconosciuti meccanismi scatenanti acquisiti (MSA), ai quali si fa riferimento nel caso in cui le risposte vengono fornite a stimoli le cui caratteristiche sono state apprese nel corso dello sviluppo individuale. I meccanismi scatenanti, infine, possono essere modificati dall'esperienza (MSIE); per esempio, la risposta di inseguimento di oggetti in movimento propria dei pulcini di molti uccelli a prole precoce (imprinting) è mediata da un MSI che inizialmente filtra soltanto stimoli ottici o acustici, sicché qualsiasi oggetto in movimento o al quale sia associato un certo suono viene seguito; successivamente, però, essa viene influenzata dall'apprendimento della forma e del colore dell'oggetto inseguito (in natura la madre) e solo quell'oggetto particolare, “giusto” o “sbagliato”, verrà seguito. I MSIE sono più frequenti nei vertebrati, nei quali sono in genere riconoscibili come MSI solo in età precoce. § L'interruzione dei comportamenti basati su motivazione è in genere determinata da meccanismi interni di natura neurosensoriale. Il compimento dell'atto consumatorio, che è di per sé sufficiente a porre fine al comportamento sessuale, non è sempre responsabile della sospensione di una certa attività: nel caso del comportamento di alimentazione, sembra che la stimolazione di recettori della faringe, unitamente a stimoli provocati dallo stato di riempimento dello stomaco, siano alla base della cessazione dell'attività, almeno nel cane; per l'interruzione del comportamento di bere, sarebbero invece importanti stimoli faringei e dello stomaco, questi ultimi non provocati dal riempimento.

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