microsónda

sf. [micro-+sonda]. In generale, piccola sonda. In particolare, microsonda elettronica, strumento usato per determinare la distribuzione qualitativa e quantitativa degli elementi (con numero atomico superiore a quello del boro) presenti sulla superficie di un materiale metallico. Questa analisi, che si effettua su aree di diametro dell'ordine del μ e quindi su volumi di pochi μ3, è un'analisi non distruttiva di alta sensibilità e precisione. Nello strumento il campione funziona da anticatodo per un fascio elettronico prodotto da un filamento di tungsteno riscaldato e presente nel cannone elettronico. Gli elettroni del fascio, accelerati da un intenso campo elettrico e opportunamente focalizzati dalle lenti condensatrici e dall'obiettivo, colpiscono il campione stesso perdendo la maggior parte della loro energia cinetica e trasformandosi in raggi X, elettroni retrodiffusi, elettroni secondari, ecc. Gli elettroni retrodiffusi, usati per modulare l'intensità del pennello elettronico di un tubo a raggi catodici, permettono di ottenere su uno schermo fluorescente la distribuzione qualitativa degli elementi cercati nella zona analizzata. Viceversa i raggi X caratteristici degli elementi cercati, risolti nel rivelatore, permettono di risalire alla conoscenza della distribuzione quantitativa degli elementi presenti nella zona esplorata. La microsonda elettronica ha trovato applicazione nello studio della diffusione allo stato solido, della composizione e spessore di strati superficiali interessati a trattamenti termochimici, della composizione qualitativa e quantitativa di inclusioni nei metalli, di prodotti di corrosione, ecc.

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