mioclòno

sm. [mio-+clono]. Contrazione clonica di uno o più muscoli, con sede più frequente negli arti o nel tronco, rapida, talora accompagnata da tremorifibrillari, con effetto locomotore limitato o nullo, non ritmica, a frequenza variabile. L'emozione, il freddo, le eccitazioni meccaniche aumentano l'intensità e la frequenza delle scosse muscolari, che sono in genere bilaterali e possono manifestarsi in muscoli simmetrici, senza però essere necessariamente sincrone. Il mioclono non pregiudica i movimenti attivi, che anzi esercitano su di esso un'azione calmante. È un sintomo cardinale di malattie del sistema nervoso come l'epilessia mentre in altre costituisce un sintomo occasionale. Miocloni parcellari si riscontrano fisiologicamente in tutti i soggetti normali durante il sonno.

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