oftalmoscòpio

sm. [sec. XIX; oftalmo+-scopio]. Strumento diagnostico utilizzato dal medico oculista per eseguire l'esame del fondo dell'occhio od oftalmoscopia. L'oftalmoscopio diretto è un sistema di lenti con una fonte luminosa attraverso il quale, osservando con un occhio solo, è possibile mettere a fuoco il piano retinico, esattamente al livello del polo posteriore, ottenendo informazioni piuttosto dettagliate, ma limitate ai campi retinici centrali. L'oftalmoscopio indiretto, detto anche oftalmoscopio di Schepens, permette di esplorare un'ampia area della retina, fornendo immagini anche relative alla sua periferia. Si tratta di uno strumento che consente un'osservazione binoculare e fornisce un'immagine rimpicciolita e capovolta ma molto ampia del fondo dell'occhio. Un ulteriore ampliamento del campo di esplorazione dell'oftalmoscopio si può ottenere applicando all'occhio del soggetto in esame una lente corneale particolare, detta lente di Goldmann, attraverso la quale l'oftalmoscopia può spingersi ad aree ancor più periferiche della retina.

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