orticària

sf. [sec. XIX; da ortica]. Dermatosi caratterizzata dalla comparsa, diffusa o circoscritta, di pomfi, più o meno pruriginosi, fugaci, di varie forme e dimensioni. Può essere provocata da fattori allergici (medicinali, alimenti, parassiti intestinali, ecc.), stimoli fisici (caldo, freddo, sole, fatica, ecc.), tossici endogeni ed esogeni. Il decorso può essere acuto, di pochi giorni, oppure cronico, di mesi e anni, con recidive. Forme cliniche particolari sono: l'orticaria gigante (o edema di Quincke), edema angioneurotico circoscritto, che insorge acutamente al viso o ai genitali, con frequenti recidive stagionali; l'orticaria pigmentosa, eruzione di macule rilevate di colore brunastro, rara, dovuta a una reazione istiocitaria cutanea a decorso cronico; l'orticaria da calore, dermatosi micropapulare determinata da stimoli termici. La terapia dell'orticaria prevede l'eliminazione delle cause scatenanti, farmaci quali antistaminici e cortisonici e terapie desensibilizzanti.

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