pòro

Indice

Lessico

sm. [sec. XIV; dal greco póros, canale, passaggio].

1) Nome di ciascuno dei piccolissimi orifizi che si aprono sulla superficie dei corpi solidi.

2) Orifizio, o foro microscopico, che si apre all'esterno dell'organismo, su una superficie cutanea o mucosa: pori acustici, i due orifizi estremi (poro esterno e poro interno) del condotto acustico esterno; pori gustativi, piccolissimi forellini con cui i corpuscoli omonimi si aprono sulla mucosa buccale; pori sudoriferi, minuscoli orifizi attraverso cui i canalicoli escretori delle ghiandole sudoripare sboccano sulla pelle e tramite i quali avviene la respirazione cutanea e la sudorazione; pori urinari, aperture presenti all'apice delle papille renali delle piramidi del Malpighi. Nel linguaggio comune il termine indica i pori sudoriferi. Fig. nelle loc.: schizzare veleno, rabbia da tutti i pori, essere molto incollerito, adirato; sprizzare felicità, gioia, salute da tutti i pori, essere molto felice, molto sano.

3) Piccola cavità che si apre dall'interno verso l'esterno nel corpo degli animali.

4) Nei Funghi appartenenti alla divisione Basidiomiceti, apertura presente all'estremità inferiore dei tubuli dell'imenoforo attraverso la quale fuoriescono le spore; poro germinativo, nei granuli pollinici, ciascuno dei minuti forellini attraverso i quali viene emesso il tubetto pollinico.

5) In astronomia, piccola area osservabile in luce bianca sul disco solare; è la regione di origine di macchie solari.

Anatomia

I pori prendono nomi diversi secondo la funzione o la localizzazione sul corpo dell'animale. Il poro acquifero degli Echinodermi rappresenta il passaggio attraverso cui l'apparato acquifero di questi animali comunica con l'esterno. Il poro addominale nei Ciclostomi e nei Pesci Teleostei mette in comunicazione la cavità addominale con l'esterno e permette la fuoruscita dei prodotti germinali. Nei Condritti i pori addominali permettono la comunicazione della cavità addominale o pleuroperitoneale con l'esterno. Il poro branchiale negli Enteropneusti mette in comunicazione l'esterno con le tasche branchiali entro cui si aprono le fenditure branchiali. Nei Platelminti esistono pori escretori che permettono il passaggio all'esterno dei cataboliti raccolti dall'organo escretore e convogliati in canali collettori. Negli Enteropneusti sono presenti pori gastrocutanei che mettono in comunicazione l'intestino con l'esterno. Nei Turbellari i pori genitali fanno comunicare con l'esterno l'atrio genitale che raccoglie i prodotti degli apparati genitali maschile e femminile; nei Cestodipori analoghi raccolgono i prodotti dei vasi deferenti dell'apparato genitale maschile e li portano all'esterno. Negli Pterobranchi la cavità celomatica del protosoma si apre all'esterno con due pori chiamati celomopori; la cavità celomatica del mesosoma comunica con l'esterno mediante i pori genitali chiamati anche pori nefridiali che rappresentano il passaggio dei metanefridi verso l'esterno. Nei Poriferi, infine, nel tipo di organizzazione più semplice (ascon) esiste una serie di aperture chiamate pori inalanti od ostii che mettono in comunicazione l'esterno con la cavità a forma di sacco situata all'interno della spugna, permettendo in tal modo l'ingresso dell'acqua e, con essa, delle particelle microscopiche che costituiscono il cibo di questi animali; inoltre esiste anche il cosiddetto poro esalante attraverso il quale l'acqua esce in seguito alla corrente provocata dal movimento dei flagelli dei coanociti; tale poro viene anche chiamato osculo e ha generalmente diametro maggiore di quello dei pori inalanti.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora