pacciamatura

sf. [da pacciame]. Pratica agricola consistente nel ricoprire il terreno con un sottile strato di segatura, fogliame, paglia o altri materiali, allo scopo di ostacolare l'evaporazione e conservare l'umidità presente nel suolo. Attualmente tale risultato si ottiene meglio con l'impiego di sottili fogli di sostanza plastica (polivinile, politene, ecc.) che, oltre che per l'economia idrica, si sono rivelati utili anche per la lotta contro la crescita delle malerbe e per la regolazione termica del suolo. Tale metodo ha avuto successo soprattutto nella coltivazione di fragole, dove, oltre ai predetti vantaggi, esso permette la raccolta di frutti perfettamente privi di residui terrosi. La posa dei fogli viene praticata all'inizio della coltura, sul terreno lavorato in profondità, sminuzzato e concimato, e viene eseguita anche meccanicamente; la semina o il trapianto avvengono in un secondo tempo, in buchette scavate alla distanza voluta, in corrispondenza di tagli, il più possibile esigui, praticati nei fogli.

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