Lessico

sm. [sec. XVIII; dal francese plan, da planter, piantare].

1) Disegno che rappresenta schematicamente una macchina, una struttura, un oggetto in proiezione su una superficie piana: mi ha fatto vedere il piano della sua villa; il piano di funzionamento di un motore.

2) Per estensione, predisposizione dei criteri e delle modalità secondo cui s'intende procedere nei vari momenti di un'attività: preparare il piano di lavoro; portare delle modifiche al piano iniziale; piano di guerra, documento studiato allo scopo di dare coordinazione e razionalità alle operazioni belliche; piano di battaglia, secondo cui si intende condurre una singola operazione bellica (fig., la disposizione con cui ci si prepara ad affrontare e superare una difficoltà). Fig., ciò che si ha in mente di fare, intenzione, progetto, programma: non ha ancora dei piani precisi sul suo avvenire; questo manda all'aria tutti i miei piani. Con accezioni specifiche: A) in fotocinematografia, piano di lavorazione, programma per la realizzazione delle riprese di un film. Stabilisce la successione delle riprese in funzione dei problemi logistici e della disponibilità degli attori. B) Piano pubblicitario, insieme di azioni coordinate che saranno effettuate in un certo periodo di tempo per il raggiungimento degli obiettivi pubblicitari. C) In organizzazione aziendale, insieme delle decisioni scaturenti dal processo di pianificazione. I piani possono essere strategici o tattici, a seconda del tipo di decisione; generali o settoriali, in base all'ampiezza delle aree aziendali considerate; di breve o lungo periodo, in rapporto all'orizzonte temporale cui si riferiscono. In campo strettamente ragionieristico il termine è utilizzato in più accezioni: il piani dei conti è quel documento riepilogativo di tutti i conti movimentati per la rilevazione delle operazioni gestionali, con la specificazione, in alcuni casi, delle regole di annotazione, della descrizione del tipo di operazione e delle regole di chiusura; il piano di ammortamento indica la rappresentazione formale (grafica o tabellare) della dinamica dei valori economici connessi alla gestione dei beni strumentali (quote di ammortamento, fondo di ammortamento, rivalutazioni, svalutazioni, valore residuo). D) Nelle costruzioni civili, il piano quotato è usato per tracciare progetti stradali o idraulici; per misurazioni a larga scala viene eseguito mediante fotogrammetria e tecniche celerimetriche. Il piano di campagna designa la quota naturale del terreno sul quale si devono eseguire i lavori. Il piano stradale è praticamente il profilo descritto dall'andamento di una carreggiata stradale. E) Piano di studi, determinazione degli obiettivi educativi e organizzativi (e dei mezzi atti a conseguirli) da parte di istituzioni scolastiche. Esso prevede, quindi, la fissazione delle finalità fondamentali e particolari, dei tempi, delle materie e dei metodi d'insegnamento, dei modi di valutazione. Nel linguaggio corrente con piano di studi si fa prevalentemente riferimento alla pianificazione delle discipline scelte dallo studente universitario in alcuni atenei all'inizio del corso di laurea, pianificazione che può essere riformulata all'inizio di ogni anno accademico e che deve essere accettata per iscritto dal preside di facoltà. F) In agricoltura, piano di riordinamento della proprietà rurale sono predisposti e attuati da consorzi formati dai diversi proprietari di terreni contigui, inferiori alla minima unità colturale, per la migliore utilizzazione degli stessi.

Marina

In marina, piano di costruzione, rappresentazione grafica delle forme dello scafo di una nave. È costituito da un disegno in scala opportuna (1:50, 1:100, 1:200) riportante le proiezioni, su tre piani ortogonali, della forma dello scafo sezionato da un certo numero di piani paralleli a quelli di proiezione e tra loro equidistanti. Le tre figure ottenute sono: il piano longitudinale, costituito dal profilo longitudinale dello scafo e dalla proiezione ortogonale, sul piano longitudinale di simmetria, delle sezioni dello scafo fatte con piani paralleli al suddetto piano longitudinale; il piano delle linee d'acqua, costituito dalla proiezione ortogonale, su un piano orizzontale, del contorno superiore dello scafo e delle sezioni dello scafo fatte con piani paralleli al suddetto piano orizzontale; il piano verticale, costituito dalla proiezione ortogonale, su un piano parallelo a quello della sezione maestra, delle sezioni dello scafo fatte con piani trasversali. Per il migliore controllo dell'avviamento delle forme dello scafo possono essere disegnate altre linee (piano delle forme), ottenute ribaltando sul piano del disegno le intersezioni individuate sezionando lo scafo con un certo numero di piani longitudinali, inclinati in modo da risultare normali al maggior numero di ordinate. Piano di deriva, proiezione dell'opera viva della nave sul piano longitudinale di simmetria. Piano del garbo, piano delle varie ossature e di altri elementi dello scafo della nave, ricavato dal piano di costruzione, per la riproduzione, in grandezza naturale, di detti elementi, durante la costruzione della nave. Piano della velatura o velico, il progetto della superficie velica di un veliero con suddivisione, secondo la posizione e la specie, delle vele e delle loro forme.

Politica economica

In politica economica, coerente serie di obiettivi e di strumenti, formalmente espressa in un documento generale predisposto e approvato dalle competenti autorità pubbliche nell'ambito di una politica di pianificazione. È generale (o globale) se riguarda l'intero sistema economico; settoriale se riguarda uno o più settori di attività; territoriale o regionale se riguarda il sistema economico di una determinata zona geografica. Non tutti gli economisti sono d'accordo sul significato da attribuire al termine piano, in contrapposto a programma, e nell'uso corrente sono peraltro usati come sinonimi. Taluni infatti intendono per piano lo schema di sviluppo adottato dai sistemi a economia centralizzata e per programma quello adottato dai sistemi a economia di mercato; altri intendono per piano lo schema d'intervento generale e per programmi gli schemi di intervento settoriali e regionali, mentre altri ancora invertono le due definizioni. Per i piani elaborati in Italia, vedi programmazione. Piano verde, denominazione data, negli anni Sessanta, a una serie di provvedimenti legislativi emanati dal Parlamento italiano per lo sviluppo dell'agricoltura con interventi finanziari e di altra natura.

Topografia

In topografia, piano a curve di livello, rappresentazione topografica completa del terreno che si ottiene tracciando sulla superficie di riferimento l'altimetria del terreno mediante curve di livello. La superficie del terreno così rappresentata deve essere pensata, in ogni area compresa tra due curve successive, come generata da un segmento che si muove tra queste mantenendosi perpendicolare alla curva di livello di quota inferiore. Il piano a curve di livello è il metodo più efficace e più usato per rappresentare sul piano l'altimetria, perché rende immediatamente intuibile la morfologia del terreno; tuttavia per superfici pianeggianti, con dislivelli minimi, si preferisce ricorrere ai piani quotati, rappresentazioni complete che si ottengono indicando sulla planimetria del terreno le quote di un insieme di punti caratteristici. Un'area così rappresentata deve essere pensata come una superficie poliedrica a facce piane aventi i vertici nei punti quotati.

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