preghièra, tappéto da-

tipo di tappeto usato nel mondo islamico per impedire all'orante di toccare con il corpo appena purificato la sudicia terra. Nel suo valore simbolico, espresso dall'immagine stilizzata imitante la nicchia da preghiera (miḥrāb) che nelle moschee indica la direzione della Mecca, esso costituisce il mezzo di mediazione per orientare la preghiera in un luogo di culto. Oltre al disegno della sacra nicchia, nell'impianto compositivo del tappeto da preghiera, compaiono altri elementi come una piccola stella, una lampada, cartigli con versetti coranici, tabelle accoppiate o singole disposte sopra o sotto la nicchia, candelieri ai lati della stessa, impronte di piedi, ornati floreali, archi, l'immagine estremamente stilizzata di un cipresso. Per importanza di qualità artistica e per quantità di produzione il tappeto da preghiera ebbe la sua maggior fioritura nell'Asia Minore, dove i più antichi esemplari sono connessi alla produzione dei famosi Holbein dei sec. XV-XVI; altri centri anatolici di antica lavorazione dei tappeti da preghiera sono Lādīk, Gördes e Kula; un posto a sé occupa la tradizione dei tappeti da preghiera ottomani. In Persia la tradizione del tappeto da preghiera si ricollega cronologicamente alla produzione dei famosi Shāh ʽAbbās. Accanto al formato piccolo per la preghiera individuale, furono prodotti a iniziare dai sec. XVII-XVIII tappeti da preghiera per famiglia, i cosiddetti saph, che presentano in disposizione trasversale numerose nicchie in campi separati.

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