Lessico

sm. [sec. XIV; pp. di produrre].

1) Tutto ciò che proviene dall'attività della natura o dal lavoro umano: i prodotti della terra; prodotti metallurgici; prodotti di bellezza, cosmetici; prodotti di artigianato, prodotti industriali.

2) Per estensione, il risultato di qualunque operazione o attività fisica, psichica, mentale, ecc.; l'effetto di una certa causa: il prodotto di una reazione chimica; un tipico prodotto del gusto barocco; questo è il prodotto della sua follia.

Matematica

Risultato dell'operazione di moltiplicazione tra numeri. Ciò viene generalizzato in algebra: il prodotto è il risultato di un'operazione che viene indicata con la notazione moltiplicativa; si considera, per esempio, il prodotto di due matrici quadrate dello stesso ordine. Il termine prodotto viene usato in diversi altri sensi. Prodotto operatorio è la composizione di funzioni tra insiemi. Prodotto cartesiano di due insiemi A e B è l'insieme delle coppie (a, b), con a in A e b in B; esso è il sostegno del prodotto topologico di due spazi topologici che hanno per punti gli elementi rispettivamente di A e B. In algebra, prodotto notevole, termine generico per indicare fondamentali modi di scomposizione in fattori di un polinomio. Sono, per esempio, prodotti notevoli: (a² - b²) = (a + b)(a - b); a² + b² + 2ab = (a + b); a3 - b3 - 3a²b + 3ab² = = (a - b)3; ecc. § In geometria e in fisica matematica, prodotto interno, o prodotto scalare, di due vettori è lo scalare uv cos φ, dove φ è l'angolo formato dai due vettori; prodotto vettoriale è il vettore normale al piano dei due vettori e avente modulo uv sin φ; prodotto misto di tre vettori è lo scalare che si ottiene come prodotto interno del prodotto vettoriale di due di essi per il terzo. Il prodotto scalare definito in geometria e in fisica matematica viene generalizzato in algebra lineare al caso di spazi vettoriali qualsiasi. Dato uno spazio vettoriale V su un campo K, si definisce prodotto scalare una legge che associa a ogni coppia di vettori v, w di V un elemento del campo K, indicato con <v, w>, che verifica le seguenti tre condizioni:

dove v, , w sono vettori qualsiasi di V e k è un elemento qualsiasi del campo K. Nel caso in cui K sia il campo C dei numeri complessi, si definisce il prodotto hermitiano; per esso la prima condizione del prodotto scalare viene sostituita dalla condizione

§ In logica, spesso sinonimo di congiunzione. A volte designa anche l'intersezione di due insiemi o di due classi. § Prodotto logico, o AND, operazione dell'algebra di Boole che, nell'elaborazione elettronica, viene eseguita dal circuito logico.

Economia

Bene o servizio ottenuto da un processo di produzione. È detto finito se è il risultato della fase finale del processo, in corso di lavorazione se è ottenuto in una fase intermedia del processo della trasformazione della materia prima o di un bene preesistente. Nella contabilità nazionale si definisce prodotto lordo la differenza fra il valore dei prodotti finiti ottenuti nell'ambito di tutte le unità di produzione e quello delle materie prime e ausiliarie utilizzate per produrli (è quindi uguale al valore aggiunto). Detraendo dal prodotto lordo il valore degli ammortamenti si ottiene il prodotto netto. Il prodotto lordo è al costo dei fattori o ai prezzi di mercato secondo se depurato oppure comprensivo delle imposte indirette. È detto interno se ottenuto nell'ambito delle unità che operano nel sistema (vedi anche reddito).

Economia aziendale

Bene o servizio che viene offerto in un mercato per soddisfare i bisogni dei consumatori; è l'insieme dei vantaggi, dei benefici e delle attese che gli acquirenti ottengono dal suo consumo. In questo senso il prodotto è costituito da attributi materiali, o comunque tecnici, (prodotto base), da attributi psicologici, rappresentati dal design, dai materiali utilizzati, dalla qualità, dalla sicurezza, dalla varietà, ecc. (prodotto allargato), e da attributi (pre- e post-vendita, credito, consegna, garanzia, ecc.). I prodotti possono essere classificati secondo diversi criteri: i prodotti di consumo si distinguono dai prodotti industriali (materie prime, parti componenti, attrezzature, macchinari, ecc.) in base al mercato di sbocco che, nel primo caso, è il consumatore finale, mentre, nel secondo, un'impresa. I prodotti di prima necessità si contrappongono a quelli voluttuari per effetto della motivazione che induce all'acquisto; l'intangibilità consente di differenziare i prodotti materiali da quelli immateriali e dai servizi; la frequenza di acquisto, il tempo dedicato alla ricerca e alla valutazione, il prezzo costituiscono, invece, i fattori discriminanti per l'individuazione dei prodotti di largo consumo, dei prodotti di consumo di qualità e prezzo elevati e delle specialità. Particolare significato è attribuito alle espressioni prodotti civetta e prodotti congiunti. I prodotti civetta sono quelli, generalmente molto conosciuti e affermati, deliberatamente venduti a prezzo basso, talvolta sottocosto, allo scopo di indurre il consumatore all'acquisto di altri prodotti complementari o della stessa gamma, ovvero a stimolare un giudizio positivo del consumatore sulla convenienza del punto vendita. I prodotti congiunti sono quelli ottenuti in congiunzione tecnica, cioè derivanti contemporaneamente dallo stesso processo produttivo; essi possono classificarsi in prodotti principali o coprodotti, se hanno rilevanza economica e autonoma commercializzazione nell'ambito delle politiche dell'impresa produttrice; prodotti secondari o sottoprodotti, se ritenuti subordinati rispetto ai primi; prodotti residui, se sono ottenuti e commercializzati saltuariamente. Particolarmente complesso risulta, per i prodotti congiunti, il riparto del costo di produzione ai fini di una valutazione economica; esso viene generalmente effettuato in base alle quantità prodotte oppure al volume dei ricavi conseguiti. Gli studi condotti nello specifico campo del marketing hanno portato all'elaborazione di una teoria, di applicazione ormai consolidata, volta a spiegare il ciclo di vita dei prodotti; sono state così individuate cinque fasi (lancio, sviluppo, turbolenza, maturità e declino), comunque riscontrabili nella realtà di ogni singolo prodotto, caratterizzate dalle peculiari configurazioni assunte da alcune tra le più significative variabili gestionali (volume delle vendite, prezzi, profitti, promozioni, politiche dei concorrenti, ecc.).

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