r

(pronuncia per esteso èrre), sm. o f. Sedicesima lettera dell'alfabeto italiano (diciottesima considerando j e k dopo i). § In fonetica, rappresenta in italiano il suono di una consonante liquidavibranteapicalealveolaresonora, articolata con le vibrazioni della punta della lingua, appoggiata agli alveoli degli incisivi superiori, e con la vibrazione delle corde vocali. Diverso è il suono della r francese, che è detta uvulare perché articolata con la vibrazione dell'ugola; durante l'illuminismo questo suono penetrò anche in Germania e successivamente in Danimarca, per poi diffondersi anche nella Svezia meridionale. In inglese r è invece pronunciata senza vibrazioni, piuttosto debolmente come una fricativa.§ In linguistica, la lettera R dell'alfabeto latino deriva dalla corrispondente lettera rhô dell'alfabeto greco, che a sua volta risale al segno fenicio res (Ö, Ü). All'origine del suono latino r sta un analogo suono indeuropeo e in alcuni casi anche una s indeuropea che in posizione intervocalica ha subito il fenomeno del rotacismo. L'italiano ha conservato generalmente il latino r in ogni posizione (ramo, mare, parte, tre); il nesso latino ri o re seguito da vocale si è sviluppato in italiano i (cuoio dal latino corium, ghiaia dal latino glarea). A una r latina può corrispondere una l italiana per il fenomeno della dissimilazione (albero dal latino arbor, pellegrino dal latino peregrinus).

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