rivoluzione delle rose

(In georgiano: vardebis revolutsia) Termine che indica il pacifico movimento di piazza in Georgia, che nel 2003 ha portato alle dimissioni del presidente Eduard Ševardnadze (1928-2014). Fa parte del più ampio fenomeno delle rivoluzioni colorate, simili e correlate, scoppiate nei Paesi di influenza sovietica a partire dal 2000. La rivoluzione georgiana è stata la prima di queste rivoluzioni ad avviare un significativo cambiamento geopolitico. Le proteste iniziarono nel novembre del 2003 a seguito delle elezioni presidenziali che confermavano la presidenza di Ševardnadze (al potere dal 1995) e che secondo le opposizioni erano state condizionate da pesanti brogli che avevano condotto alla vittoria dei partiti filopresidenziali riuniti nel blocco Per la nuova Georgia. La presenza di migliaia di manifestanti nelle piazze della capitale Tbilisi, che giunsero a occupare pacificamente anche il Parlamento, indusse Ševardnadze alla fuga e alle dimissioni per evitare lo scoppio di una guerra civile. Ševardnadze poté in seguito rientrare a Tbilisi dove visse lontano dalla vita politica fino alla morte avvenuta nel 2014. I risultati delle consultazioni vennero dunque annullati e nel gennaio 2004 si tennero nuove elezioni che portarono alla vittoria di Mikheil Saak'ashvili, leader della protesta, che vinse con il 96,9% delle preferenze. Le successive legislative videro l’affermazione della coalizione che sosteneva il nuovo presidente filo-occidentale e portavoce del nuovo nazionalismo georgiano. Nel maggio 2004 si svolse una “seconda rivoluzione delle rose” a Batumi, nella regione di Adara. Dopo mesi di tensione tra Saak’ashvili e Aslan Abashidze, dittatore delle regione, migliaia di persone scesero nelle piazze contro la politica separazionista  e di militarizzazione del territorio voluta da quest’ultimo. Nonostante Abashidze usasse forze di sicurezza e gruppi paramilitari per stroncare le proteste, le manifestazioni nelle strade di Batumi e Kobuleti continuarono. Il 6 maggio Abashidze dovette dimettersi e rifugiarsi in Russia.