rotazióne consonàntica

fenomeno diacronico che si riferisce alla trasformazione delle consonanti occlusive indeuropee (ie.) nelle lingue germaniche, che i grammatici tedeschi chiamano erste o (gemein) germanische Lautverschiebung. Comunemente nota anche come “legge di Grimm” perché appare già formulata nella celebre grammatica tedesca di J. Grimm, era già stata precedentemente rilevata dal danese R. Kr. Rask. Per essa le originarie occlusive sorde ie. si trasformano nelle corrispondenti fricative sorde germaniche, purché non preceda s, f, h (ie. p, t, k > germanico f, th, h: latino piscis, gotico fisks, pesce), le originarie occlusive sonore ie. si trasformano nelle corrispondenti occlusive sorde germaniche (ie. b, d, g > germanico p, t, k: latino decem, gotico taíhun, dieci), le originarie occlusive sonore aspirate ie. si trasformano nelle corrispondenti fricative sonore germaniche che hanno avuto la tendenza a diventare occlusive sonore all'inizio di parola e all'interno di parola dopo nasale (ie. bh, dh, gh > germanico : sanscrito bhar-, latino fero, gotico baíran, portare). Una seconda rotazione consonantica ha posteriormente interessato solo i dialetti alto-tedeschi (in misura maggiore quelli più meridionali), su cui si fonda il tedesco moderno, il cui consonantismo è quindi nettamente differenziato rispetto a quello inglese, olandese e di tutte le altre lingue germaniche. Per la seconda rotazione consonantica le occlusive sorde germaniche diventano in alto-tedesco affricate sorde (all'inizio di parola, all'interno e in fine di parola dopo consonante, e nelle geminate) o fricative sorde (all'interno e in fine di parola dopo vocale); le occlusive sonore germaniche diventano in alto-tedesco sorde (così tedesco tief, profondo, si oppone a inglese deep, olandese diep). Due rotazioni consonantiche piuttosto simili sono avvenute anche in armeno.

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