sàndalo (abbigliamento)

Indice

sm. [sec. XVII; dal greco sándalon].

1) Calzatura costituita da una suola di cuoio, legno, sughero, corda o altro materiale, fissata al piede mediante legacci di vario genere. Il sandalo è tra i tipi più antichi di calzatura ed è documentato presso tutti i popoli mediterranei e orientali. Gli Egiziani ne producevano in paglia, canapa o in fibre intrecciate di papiro o di palma. Fu la calzatura più diffusa in Grecia (crepida, coturno) donde passò a Roma con il nome di solea o caliga. Gradatamente, durante il Medioevo, il sandalo fu sostituito con calzature accollate di stoffa o cuoio, per ricomparire solo alla fine del sec. XVIII, rilanciato dalla moda francese del Direttorio. Oggi il sandalo, conservando la caratteristica di lasciare scoperta gran parte del piede, è calzatura tipicamente estiva.

2) Calzatura ordinaria dei frati francescani e cappuccini e di altri religiosi.

3) Calzatura, usata in certe cerimonie dal papa e dai vescovi, che del sandalo ha solo il nome ma non più la foggia originaria, in quanto è una pantofola di seta ricamata con suola di cuoio.

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