schìzzo

Indice

sm. [sec. XIV; da schizzare].

1) Azione dello schizzare; per estensione, il liquido o la macchia lasciata dal liquido schizzato; popolare: caffè con lo schizzo, corretto con un po' di liquore.

2) Nelle arti figurative s'intende con tale termine la prima idea di un'opera, cioè un appunto per l'elaborazione futura da cui può, naturalmente, differire anche di molto. Lo schizzo è anche la registrazione immediata dal vero di un qualsiasi oggetto o figura. Formalmente è una raffigurazione grafica basata su poche linee essenziali, eseguita con tutte le tecniche proprie del disegno (carboncino, sanguigna ecc.). È uno strumento didattico indispensabile per impadronirsi delle tecniche di raffigurazione in quanto individua la struttura di una forma.

3) Disegno di un pezzo meccanico eseguito a mano libera. Lo schizzo deve rispettare le norme del disegno per quanto riguarda le proporzioni tra linee rappresentative e linee di quota, le indicazioni delle quote stesse, delle tolleranze ecc.

4) In topografia, schizzo monografico, disegno sintetico del prospetto di un vertice di triangolazione con evidenziato l'asse di collimazione per le misure azimutali e il piano di paragone per quelle zenitali, se si tratta di un punto su manufatto oppure della pianta di un vertice con i suoi centrini di riferimento, se si tratta di un punto a terra. Nel caso di un caposaldo di livellazione, lo schizzo monografico è quasi sempre una pianta con riportati i particolari circostanti e le relative distanze dal caposaldo. Lo schizzo monografico fa parte integrante della “scheda dati monografici” di un punto geodetico e topografico.

5) Descrizione breve, sintetica; prima stesura di un'opera letteraria.

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