schiùma

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sf. [sec. XIV; latino volg. spluma, da spumŭla, dim. di spuma, spuma].

1) Sistema stabile formato dalla dispersione di un gas in un liquido. Il gas dà origine a bolle separate le une dalle altre da un sottile strato liquido il cui spessore può variare da 1/100 di μm a 1000 μm; la schiuma del mare; la schiuma del latte; fig.: avere la schiuma alla bocca, essere fuori di sé dalla collera. § Le proprietà di una schiuma dipendono da un gran numero di parametri, tra cui la composizione chimica del liquido, la distribuzione e il diametro delle bolle, la diffusione del gas, la temperatura, ma soprattutto la tensione superficiale, che influenza direttamente la maggiore o minore consistenza della schiuma stessa. La schiuma viene usata in alcuni tipi di estintori, in cosmetica, nel trattamento dei minerali (flottazione), nel lavaggio industriale e domestico, in metallurgia ecc., dove l'azione è particolarmente indicata. Industrialmente le schiume si producono con iniezione di gas, agitazione con insufflazione, generazione chimica di gas nel liquido, espansione di un gas inerte compresso.

2) Fig., la feccia, la parte peggiore: la schiuma della malavita milanese era stata fermata dalla polizia.

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