selezióne (lessico)

Indice

sf. [sec. XIX; dal latino selectĭo-ōnis, da seligĕre, scegliere].

1) Operazione di scelta al fine di separare da un tutto gli elementi migliori o più adatti a un certo scopo: fare una selezione fra i concorrenti. Concretamente, insieme di cose o persone scelte: una selezione di classici del cinema; la selezione italiana alle Olimpiadi.

2) In biologia, selezione naturale, insieme dei fattori che determinano la sopravvivenza di alcuni organismi rispetto ad altri, all'interno di una data popolazione. Essa determina l'evoluzione della specie, favorendo gli organismi dotati dei caratteri più adatti in un determinato ambiente.

3) Nella grafica, selezione cromatica, particolare processo di scomposizione di colori di un originale.

4) In telefonia, selezione di una linea elettrica per la realizzazione di una comunicazione telefonica; vedi selezione (telefonia).

5) In spettroscopia atomica, regole di selezione, regole introdotte per spiegare il numero limitato di componenti della struttura fine, effettivamente risolte sperimentalmente rispetto a quelle attese in base alla teoria di Sommerfield. La regola stabilisce come possibili solo determinate transizioni, definite dalla differenza Δn massima ammissibile per il numero quanticon. Nel decadimento β vige un'analoga regola di selezione che si applica al momento angolare totale del nucleo, I, che può variare in una trasformazione nucleare di un multiplo intero di h/2π, con differenza ΔI che può apparire sotto forma di momento angolare orbitale dell'elettrone e del neutrino. Nell'emissione e assorbimento γ valgono regole di selezione analoghe alle precedenti che stabiliscono quelle combinazioni del numero quantico L e della parità che forniscono sulla teoria del decadimento valori della probabilità di transizione in accordo con i dati sperimentali sulle sezioni d'urto.

6) In informatica, operazione con cui si rende attivo un oggetto per potervi lavorare. Anche area del documento evidenziata con il mouse, pronta per essere modificata.

7) In psicologia applicata, attività consistente nella scelta, sulla base di un esame psicologico, di un certo numero di persone tra tutte quelle che aspirano a un certo lavoro (selezione professionale) o all'ammissione a un certo corso di studi (selezione scolastica). Tradizionalmente, la selezione si svolge in due fasi; nella prima viene fissato il “profilo” psicologico dell'attività per cui viene compiuta la scelta. Tale profilo consiste in una descrizione delle caratteristiche psicologiche, sia sul piano delle attitudini sia su quello della personalità, che si crede debbano essere possedute in maniera ottimale da chi dovrà svolgere quella mansione o seguire quel corso di studi. La seconda fase consiste nell'esame della persona e delle attitudini dei candidati, tra i quali saranno scelti quelli con le caratteristiche più prossime al “profilo”. In questi ultimi anni il concetto di selezione, tradizionalmente inteso, è stato oggetto di numerose discussioni, sia sul piano ideologico sia su quello propriamente scientifico.

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