softball

s. inglese (propr., palla soffice) usato in italiano come sm. Gioco della palla simile al baseball ideato negli Stati Uniti all'inizio del sec. XX e che ebbe una forte diffusione dopo il 1930. All'inizio veniva chiamato playground ball e anche ricreation ball e veniva praticato su campi coperti durante la stagione invernale in sostituzione del baseball ma con mazze più corte e palle più soffici; ovviamente i campi erano di minori dimensioni. In seguito vennero costruiti appositi campi all'aperto e il gioco venne regolamentato per la prima volta nel 1906 dalla Lega americana, ma il primo campionato si svolse soltanto nel 1933. Il campo è un quarto di cerchio i cui lati delimitanti misurano 62 m; il diamante ha 18,30 m di lato e la pedana del lanciatore è posta a 14 m (12 per il softball femminile) dalla casa base. La palla è di kapok pressato avvolto con filo di lana e ricoperta con pelle di cavallo; il suo peso varia da 170 a 250 g e ha un diametro di ca. 10 cm; il bastone è lungo 85 cm e il suo diametro massimo e di 5,5 cm. Il ricevitore e la prima base sono dotati di un guanto imbottito sprovvisto di dita; il ricevitore indossa una maschera di protezione (le donne anche una pettorina). Il gioco si svolge come nel baseball; la partita viene disputata sulla distanza di 7 riprese. Dagli Stati Uniti il softball si diffuse in tutto il mondo dopo la seconda guerra mondiale; in Italia le prime partite di softball si giocarono nel 1945 e due anni dopo si formò il primo consiglio direttivo della Lega italiana softball. .

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