solcòmetro

sm. [sec. XIX; solco (della nave)+-metro]. Strumento per misurare il percorso della nave e quindi la sua velocità media. Il solcometro a barchetta o comune, il più antico e semplice, è costituito da un settore di 90º, di solito in legno, munito di contrappeso applicato lungo l'orlo circolare, collegato a una lunga sagola mediante una patta d'oca. Con la nave in moto, mettendo a mare il galleggiante e filando opportunamente la sagola in modo che questo resti fermo in acqua, dalla lunghezza s della sagola filata in un certo intervallo di tempo Δt si può stimare la velocità media v=s/Δt. Il solcometro a elica o meccanico può essere di due tipi: a elica rimorchiata, sino a non molti anni fa usato sulle navi mercantili, costituito da un mozzo portante alcune pale elicoidali, capace quindi di ruotare secondo il suo asse longitudinale compiendo un numero di giri che è funzione del percorso della nave; il mozzo (detto anche elica-pesce per la sua forma) è collegato mediante una lunga sagola con volano a un contatore meccanico di giri, tarato in miglia, sistemato a poppa o su una staffa laterale, che permette quindi di conoscere il percorso fatto e di valutare la velocità media; a elica applicata allo scafo, che oltre ad avere l'elica e il relativo contagiri, possiede anche un congegno a orologeria che introduce il tempo, per cui questo tipo di apparecchio dà anche la velocità. Vengono talvolta chiamati solcometri, mentre sono in realtà tachimetri, gli strumenti che danno la velocità della nave partendo dalla misura del numero dei giri dell'elica o delle eliche o dalla misura della differenza fra la pressione idrostatica e quella idrodinamica indotta dal moto della carena nell'acqua, in applicazione al principio su cui è basato il tubo di Pitot.

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