sperànza

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sf. [sec. XIII; latino tardo sperantía, da sperāre, sperare].

1) Lo sperare; lo stato di chi confida nella venuta o nella realizzazione di cosa desiderata, buona, utile o che è ritenuta tale: avere, nutrire speranza; avere speranza in qualcuno, in qualche cosa; essere sorretto dalla speranza; vivere di speranza; non c'è speranza di salvezza; un filo di speranza, una speranza molto tenue; non c'è più speranza, di situazione o condizione disperata; oltre ogni speranza, di cosa che si tenta pur ritenendo poco probabile la sua riuscita, o di cosa che ha avuto esito superiore a quello sperato; il colore della speranza, il verde.

2) Cosa o persona in cui si spera: questo incontro è la mia unica speranza; tu ora sei la mia sola speranza. In particolare, persona giovane che promette di riuscire bene in una data attività per doti, ingegno, attitudine e simili: una speranza del ciclismo; giovane di belle speranze, che promette bene, che ha tante buone qualità, spesso ironico.

3) In marina, ancora di speranza, quella grande utilizzata quale riserva.

4) In statistica, speranza matematica della variabile casuale x è la media ponderata dei valori che essa assume, essendo adottati come pesi le rispettiveprobabilità. La speranza matematica di più variabili casuali è la somma delle speranze matematiche di ognuna di esse. Speranza di vita o vita media, in demografia, è una delle principali funzioni biometriche delle tavole di mortalità.

5) Altro nome del garofano a mazzetti.

6) Nella teologia cattolica, una delle tre virtù teologali. Nel suo significato più ampio, può essere definita come il desiderio e la ricerca di un bene futuro, ma non impossibile da raggiungere. Nel Nuovo Testamento la Speranza ha un ruolo importante e viene vista dai cristiani come preparazione d'Israele all'Incarnazione. Con la resurrezione di Cristo, l'umanità fu “rigenerata a una speranza viva” (I lettera di Pietro 1,3). In quanto virtù cristiana, la sua base fondamentale, la sua motivazione, il suo autore è Dio stesso, e, come la fede, può continuare anche quando la grazia sia stata perduta a causa di peccati mortali. È limitata a questa vita e al purgatorio e non ha posto né in paradiso (in cui il suo oggetto, la Visione Beatifica, è già ottenuto) né all'inferno. La speranza, in quanto consiste nel confidare nella bontà di Dio, temperata dal timore della sua giustizia, è opposta sia alla disperazione sia alla presunzione.