zorilla

sf. [sec. XX; dallo spagnolo zorrilla, dim. di zorra, volpe]. Nome comune con cui si designano alcuni Carnivori africani della famiglia dei Mustelidi che ricordano un po' le moffette. La specie tipica è la zorilla del Capo (Ictonyx striata), diffusa in quasi tutta l'Africa a sud del Sahara: lunga quasi 40 cm, ha coda di 30 cm, testa larga, muso affilato, tronco allungato e caratteristica pelliccia sericea, lunga e foltissima, nera, con larghe strisce longitudinali biancastre; sul capo spiccano tre grosse macchie bianche. Notturne, le zorille vivono per lo più al suolo e si nutrono di vertebrati, tra cui serpenti, e di uova. In certi stati di eccitazione possono sprizzare un liquido fetido dall'ano. Le altre due specie sono la zorilla della Libia (Poecilictis lybica), lunga 25 cm, più 20 cm di coda, diffusa solo in gran parte dell'Africa settentrionale, e la zorilla dalla nuca bianca o donnola africana striata (Poecilogale albinucha), dal pelo corto, diffusa a sud del Sahara, di dimensioni simili a quelle della specie precedente.

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