Padroni e operai

panettiere

Solo una piccola parte della popolazione costituiva la classe elevata. Pochi privilegiati che disponevano di tutto un "esercito" di operai e servitori che lavorava per loro.

Gli egizi ricchi erano di solito funzionari oppure appartenevano al clero. C'era però anche una parte della popolazione composta da imprenditori che avevano una propria attività. Gli operai erano generalmente ascritti a un tempio o alla proprietà dello stato. Anche i commercianti avevano impiegati al loro servizio, che ricevevano una paga in natura e avevano giorni liberi. Gli alti funzionari e i sacerdoti delegavano alcune funzioni ad altri servitori che agivano in qualità di capisquadra e scribi e che controllavano il lavoro. In alcune occasioni gli operai protestarono per le cattive condizioni di lavoro e la mancanza di stipendio. Anche se l'attività era a conduzione familiare e passava da padre in figlio, vi furono comunque operai che divennero signori e si misero in proprio. Malgrado le dure condizioni, il senso della giustizia non permetteva di far lavorare più del necessario, il che si riflesse in stele autobiografiche, come quella del sommo sacerdote Bakenkhonsu: «Sono stato un buon padre per i miei dipendenti, ho insegnato ai giovani, ho dato una mano a chi era sfortunato, ho garantito il sostentamento ai bisognosi e ho fatto cose utili nel suo tempio come gran direttore dell'opera a Tebe per conto di Ramesse II».

Il mondo del lavoro era suddiviso in più categorie. La più elevata era quella degli operai reali, seguita dagli artigiani ascritti ai templi e infine dagli operai dei funzionari e delle botteghe private. Oltre al signore che li ingaggiava, gli operai dovevano rendere conto a dei supervisori che controllavano il lavoro: gli scribi. Generalmente, il mestiere e l'attività passavano di padre in figlio. Irtysen, come capo degli artigiani di metalli preziosi, insegnò a suo figlio, affinché potesse svolgere la stessa professione, come è narrato in una stele. In tutti i mestieri esisteva una certa divisione del lavoro, con un responsabile, che era il signore o un suo delegato, e una grande quantità di operai a disposizione. Nei rilievi e nei dipinti delle tombe sono frequenti le scene di lavoro, dove questa divisione è evidente. Vi sono anche scene di tipo ludico. Una delle più frequenti è la passeggiata in barca lungo il Nilo. Anche in queste scene è raffigurata la divisione del lavoro. Sulla barca vi era un padrone, che era il responsabile del viaggio. Al di sopra di lui c'era il "signore", o proprietario, che è raffigurato in una cabina.