b

n.f. o m. invar. seconda lettera dell’alfabeto, il cui nome è bi (antiq. be); in italiano rappresenta la consonante occlusiva bilabiale sonora | B come Bologna, nella scansione delle parole lettera per lettera, spec. al telefono | Viene usata in sigle (p.e. B, sigla automobilistica del Belgio) e abbreviazioni (p.e. B., per nomi propri di persona come Benedetto, Beatrice; b., per beato o beata: la b. Lodovica Albertoni) | ( mus.) nel medioevo e ancora oggi nei paesi anglosassoni, indica il si | b, ( fis.) simbolo del bar | B, ( fis.) simbolo di bel | B, ( chim.) simbolo del boro | Usato come agg. num. ord. m. e f. invar. equivale a ‘secondo’: serie, turno, sezione B.

Nota d'uso

· La lettera b, all’interno di una parola, non è mai preceduta dalla lettera n, che viene sempre sostituita da m. Perciò, per esempio, da in + bosco + are si ha imboscare (e non *inboscare).