provincia

n.f. [pl. -ce o -cie] 1 ( st.) territorio conquistato dai romani e governato da un magistrato romano 2 circoscrizione amministrativa del territorio dello stato, costituita da un insieme di comuni limitrofi, il più importante dei quali è il capoluogo: la provincia di Milano | l’ente che amministra tale circoscrizione; la sede dove si trovano i suoi uffici: essere impiegato alla provincia; recarsi alla provincia 3 ( estens.) termine con cui si definiscono complessivamente i piccoli centri minori, considerati in contrapposizione alle grandi città (anche con sfumatura spreg., in riferimento a una loro presunta arretratezza culturale e sociale): vivere in provincia; vita, gente di provincia; città di provincia 4 ( eccl.) circoscrizione territoriale costituita da più diocesi, retta da un arcivescovo | insieme di conventi o case religiose dello stesso ordine dipendenti da un medesimo superiore

Dal lat. provincia(m) ‘incarico affidato a un magistrato; amministrazione di un territorio conquistato’, quindi ‘provincia’.

Nota d'uso

· La regola tradizionale per formare il plurale di parole che finiscono con -cia dice che se la finale è preceduta da una consonante il plurale perde la i; quindi province. Di fatto questa i non viene pronunciata, e se nel singolare serve a indicare la pronuncia palatale di c (come in ciao) davanti ad a, nel plurale perde questa funzione perché c si trova davanti a e; quindi è naturale che scompaia dalla scrittura. Tuttavia molti ritengono che il plurale provincie non sia scorretto, perché questa parola è di origine latina e in latino la i era una vera e propria vocale.


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