Vaccinazioni obbligatorie

Esistono inoltre altre vaccinazioni (contro la tubercolosi, il tifo e il tetano) che sono considerate obbligatorie solo per alcune categorie di individui.

In particolare, devono vaccinarsi contro latubercolosi:
- i soggetti dai cinque ai quindici anni cutinegativi viventi in zone depresse, con indice tubercolinico superiore al 5%;
- i soggetti cutinegativi figli del personale di assistenza in servizio presso ospedali sanatoriali;
- i soggetti cutinegativi addetti a ospedali, cliniche e ospedali psichiatrici;
- gli studenti in medicina cutinegativi all'atto dell'iscrizione all'università;
- i militari di leva cutinegativi.

Il vaccino contro il tifo riguarda invece:
- il personale addetto alle pulizie e alla disinfezione degli ospedali e delle case di cura;
- il personale addetto al trasporto dei malati;
- il personale addetto all'approvvigionamento idrico, alla raccolta e vendita del latte, alle cucine di ospedali e collegi;
- le reclute.

Gli individui che devono vaccinarsi contro il tetano sono infine i seguenti:
- i lavoratori agricoli, i pastori, gli allevatori, gli stallieri, i fantini, i conciatori, gli addetti alle piste ippiche, gli spazzini, i cantonieri, gli stradini, gli sterratori, i minatori, i fornaciai, gli operai e i manovali edili; gli operai delle ferrovie, gli asfaltisti, gli straccivendoli, gli operai addetti alla manipolazione di immondizie, gli operai cartai, i metallurgici, i metalmeccanici e i lavoratori del legno;
- gli sportivi all'atto dell'affiliazione al CONI;
- le reclute.

Le vaccinazioni possono portare alla scomparsa delle malattie infettive: ne è un esempio il vaiolo, che è stato dichiarato ufficialmente debellato alcuni anni fa. Tuttavia vi sono numerose malattie che affliggono l'umanità per le quali un vaccino efficace è ancora in fase di studio, come la malaria e l'epatite C. Possiamo capire meglio l'importanza delle vaccinazioni se pensiamo al lavoro febbrile che si sta svolgendo nei laboratori di ricerca di tutto il mondo per mettere a punto un vaccino contro il virus dell'HIV, il quale, affiancandosi agli altri presidi di prevenzione dell'AIDS, possa combattere più efficacemente la trasmissione del virus.