iperviscosità, sìndrome da

complesso di sintomi dovuti all'aumento della viscosità del sangue e al conseguente rallentamento del flusso; si riscontra nelle situazioni caratterizzate da incremento del valore ematocrito e della concentrazione delle proteine plasmatiche, quali: la policitemia vera, il mieloma multiplo (plasmocitoma), la macroglobulinemia di Waldenström. Consistono in: alterazioni oculari, con compromissione del visus sino all'amaurosi completa, dovute a danno retinico; alterazioni emostatiche, con emorragie cutanee e mucose; alterazioni neurologiche, caratterizzate da cefalea, vertigine, nistagmo, possibili modificazioni elettroencefalografiche, sonnolenza, stato di confusione e coma (cosiddetto coma paraproteinemico); alterazioni cardiovascolari, con possibile scompenso cardiocircolatorio congestizio. L'approccio terapeutico prevede l'utilizzo della plasmaferesi, nel tentativo di ripristinare una corretta composizione del plasma.