Book-toker: diffondere la letteratura sui social

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Un modo nuovo per riscoprire i grandi classici, il profumo dei libri e il fascino della carta stampata: ecco i book-toker, i giovanissimi influencer che diffondono la letteratura su TikTok.

La lettura, attività per antonomasia lenta e in taluni casi impegnativa, accostata al social network che più di tutti gli altri fa della velocità il suo “punto di forza”: TikTok. Strano, ma vero e soprattutto funzionante come abbinamento, come dimostra il fenomeno dei book-toker: ovvero, i tiktoker (in maggioranza ragazze) che si occupano di libri, facendo recensioni e consigliandoli ai loro follower attraversi brevi clip.

Tra le più seguite al mondo c’è la statunitense Selene Velez (moongirlreads_ su TikTok), 138 mila follower, che inserendo The Song of Achilles nella sua lista di «libri che vi faranno piangere» ha fatto schizzare il romanzo di Madeline Miller (edito in Italia da Marsilio) in vetta alle classifiche di vendite. 10 mila copie in un giorno, a otto anni dalla sua pubblicazione. 

Quello di The Song of Achilles non è un caso isolato. Negli Stati Uniti sono diversi i libri tornati a vendere decine di migliaia di copie al giorno o arrivati  farlo per la prima volta ad anni dalla pubblicazione. I critici non riuscivano a capirne il motivo, fino a quando la spiegazione non è arrivata analizzando il mondo dei social, come Instagram e soprattutto TikTok, un “mondo a parte” dove all’hashtag #booktok corrispondono video visti complessivamente 5,7 miliardi di volte.

booktuber

Il fenomeno, capace di influenzare il mercato editoriale, con un po’ di ritardo (e con una platea sicuramente inferiore) ha raggiunto anche l’Italia, dove si sono moltiplicate le TikToker. Tra loro ci sono la 23enne Beatrice (tris_bookstagram, più di 17 mila follower), studentessa di Economia; la 28 enne Valeria, laureata in Lettere e conosciuta sui social come ValeryTikappa (oltre 10 mila follower); la 20enne Camilla (camilla_ferrari0, quasi 6 mila follower), al primo anno di Scienze della Comunicazione.

Se Camilla legge 35-40 libri all’anno, le altre due ne “dichiarano” un centinaio. Cifre comunque mostruose, nate dalla comune passione per la lettura e, come ci hanno spiegato, solo in parte dalla pandemia che le ha costrette a trascorrere in casa molto più tempo rispetto al passato. Di che tipo di libri stiamo parlando? Beatrice aka tris_bookstagram predilige «romanzi rosa, young-adult-mystery, distopie e fantasy», che è anche il genere preferito di ValeryTikappa, la quale si definisce ad ogni modo «lettrice onnivora». Camilla invece ama leggere i classici, sospesa tra Milan Kundera (autore favorito) e George Orwell (1984 è il suo libro preferito). 

Il fenomeno è in larga parte spontaneo, dato che stiamo parlando di avidi lettrici, in parte no. In tutto questo le case editrici, che hanno fiutato interessanti opportunità di promozione, giocano un ruolo non indifferente. Sono le stesse ragazze a spiegarlo a Sapere.it: «La maggior parte dei libri che mostro sono miei, ma ogni tanto mi vengono spediti da qualche casa editrice», spiega Camilla: «In questi casi oltre a usare TikTok utilizzo anche altri social, come Instagram, ma questo varia in base agli accordi che prendo con chi mi spedisce il prodotto».

Stessa cosa per Beatrice, che sceglie i romanzi in base alla trama, acquistati da lei stessa oppure ricevuti nell’ambito di «collaborazioni gratuite con le varie case editrici». Idem Valery, che sui social recensisce ogni libro che legge, che gli sia piaciuto oppure no, «in modo da poter consigliare vari tipi di letture e scambiare opinioni». Senza fare distinzioni, spiega, tra i libri comprati da lei e quelli inviati dalle case editrici, con le quali ha un rapporto di collaborazione da anni.  

Pur non raggiungendo i numeri di Selene Velez, le clip delle tre book-toker hanno comunque un impatto sul mercato editoriale. «Non ho un numero preciso di riscontro diretto come nel caso di Selene, ma posso dire che mi capita spesso di ricevere commenti, tag e messaggi da persone che mi seguono, in cui mi fanno sapere di aver comprato e letto un romanzo da me consigliato. L’esempio più significativo che mi viene in mente è Shadowhunters, una saga fantasy di cui parlo spesso e che, a “causa” dei miei cosplay della protagonista Clary, viene spesso associata alla mia pagina», spiega Beatrice.

Così Valeria: «Ricevo quasi quotidianamente messaggi da parte di persone che mi ringraziano per un libro che ho consigliato. Hanno fiducia in me e in ciò di cui parlo, cosa di cui sono immensamente grata. Vedere i loro messaggi e foto in cui mostrano libri comprati grazie a me è la cosa che preferisco di più dell'essere book influencer».

Infine, Camilla: «Sono in molti a scrivermi di aver acquistato dei libri grazie a me: non tante come Selene Velez, ma sicuramente qualche copia l’ho fatta acquistare». 

 

Matteo Innocenti