Garri Kasparov, lo scacchista dei record che sfidò il computer

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La vita, la carriera e l'impegno politico di uno dei più grandi scacchisti della storia

Giocatore aggressivo e imperscrutabile, Garri Kasparov è considerato uno dei migliori scacchisti di sempre. Vincitore di sei sfide per il titolo mondiale, è noto suo malgrado anche per essere stato il primo campione in carica a perdere contro un computer: il calcolatore era Deep Blue, prodotto da IBM, l’anno il 1996. Ecco le cose da sapere sullo scacchista russo, dalla carriera all’impegno politico dopo il ritiro, fino alla vita privata.

Bambino prodigio

Garri Kimovič Vajnštejn nasce il 13 aprile 1963 a Baku, nella Repubblica Socialista Sovietica Azera, da padre ebreo e madre armena. A trasmettergli la passione per gli scacchi è il papà, che però muore nel 1971 di leucemia. Per evitare problemi legati all’antisemitismo, la madre gli cambia così il cognome da Vajnštejn a Kasparov, russificazione del suo cognome da nubile Kasparjan. Bambino prodigio degli scacchi, a sette anni Kasparov inizia a frequentare il Palazzo dei giovani Pionieri di Baku, dove viene notato dall’ex campione del mondo Michail Botvinnik, il quale lo inserisce nella propria scuola di scacchi affidandolo al maestro Vladimir Makogonov.

Gran maestro a soli 17 anni

La carriera giovanile di Kasparov è folgorante. Nel 1976, a Tbilisi, vince nettamente il campionato sovietico junior, bissando poi il successo l’anno successivo. Nel 1978 si aggiudica un importante torneo a Minsk, riservato a categorie maggiori, ed è il più giovane di sempre a qualificarsi al campionato sovietico di scacchi. Nel 1979, tra lo stupore generale, vince il torneo di Bania Luka. Nel 1980, a soli 17 anni, trionfa nel Campionato del mondo juniores e diventa grande maestro: si tratta del riconoscimento più alto che possa essere attribuito ad un giocatore dalla Federazione Internazionale degli Scacchi.

L’ascesa inarrestabile fino all’Oscar degli scacchi

Nel 1981 Kasparov si laurea campione nazionale imponendosi su tutta la vecchia guardia sovietica. L’anno successivo è quello della consacrazione: prima vince a Bugojno il torneo internazionale di altissimo livello, poi si aggiudica l’Interzonale di Mosca qualificandosi al Torneo dei Candidati. A soli 19 anni, vince l’Oscar degli scacchi, premio internazionale assegnato al miglior giocatore dell'anno (saranno 11 a fine carriera). 

Il titolo mondiale e la rivalità con Karpov

Grazie a questi risultati, nel gennaio del 1984 Kasparov supera Anatoly Karpov come punteggio Elo diventando il giocatore numero 1 al mondo (all’epoca è il più giovane di sempre). Tra i due inizia una storica rivalità. Si sfidano cinque volte per il titolo mondiale: dopo il primo match, interrotto dopo 48 partite e cinque mesi di gioco, Kasparov diventa campione del mondo nel 1985 (a 22 anni e 210 giorni è l’iridato più giovane della storia) e difende poi con successo il titolo tre volte (1986, 1987, 1990). 

La creazione della Professional Chess Association

Complice il calo di Karpov, tra il 1991 e il 1993 Kasparov non ha praticamente rivali. Chiamato a difendere il proprio titolo contro il britannico Nigel Short, entra in polemica con la FIDE e insieme allo sfidante fonda la Professional Chess Association, sotto la cui egida disputa il match. Vince senza particolari affanni e si ripete poi nel 1995, contro l’indiano Anand Viswanathan.

Le sfide contro Deep Blue

Nel 1996 e nel 1997 gioca una coppia di sfide contro il supercomputer IBM Deep Blue. La prima viene disputata a Filadelfia a partire dal 10 febbraio 1996 e Kasparovi viene subito battuto: è la prima volta nella storia che un computer sconfigge il campione del mondo di scacchi in una partita con regole ufficiali. Kasparov vince però la sfida, imponendosi con il punteggio di 4-2. Deep Blue (in versione aggiornata) ha la meglio l’anno seguente quando, in una nuova sfida in sei partite, dopo una vittoria a testa e tre patte batte lo scacchista russo in appena 19 mosse.

Gli ultimi anni di carriera 

Nella seconda metà degli Anni 90 Kasparov si conferma il giocatore più forte del mondo, aggiudicandosi importanti tornei. Nel 2000, con grande sorpresa di tutti, perde però il titolo iridato a favore del connazionale Vladimir Kramnik. Nel biennio successivo, Kasparov si rialza riuscendo a cogliere altri importanti successi, che gli valgono gli ultimi due Oscar degli scacchi della carriera. Nel 2004 arriva l’affermazione nel Campionato russo, ultimo titolo mancante nel suo palmares (dove ci sono anche numerose medaglie d’oro alle Olimpiadi degli scacchi). Poco tempo dopo, il 10 marzo 2005, annuncia ufficialmente il ritiro.

Dopo l’addio agli scacchi

Ex giovane ribelle spesso nelle mire del Kgb, costretto a iscriversi nel 1984 al Partito Comunista dell’Unione Sovietica, dopo la fine della carriera Kasparov gioca in alcuni tornei e incontri di esibizione, ma si concentra soprattutto concentrandosi prevalentemente su politica e attivismo. Apertamente schierato contro il presidente russo Vladimir Putin, Kasparov viene arrestato più volte durante diverse manifestazioni a cui partecipa e, preoccupato da alcune intimidazioni, nel 2013 si trasferisce stabilmente a New York. Nello stesso anno annuncia la propria candidatura al vertice della FIDE, ma viene sconfitto dal presidente uscente Kirsan Iljumzinov. Sposato tre volte e padre di tre figli (una femmina e due maschi), dal 2014 Karpov è anche cittadino croato.

 

Matteo Innocenti