Giovanni Agnelli, storia dell'Avvocato

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Un tuffo nella vita di Giovanni Agnelli "l'Avvocato" più famoso d'Italia.

Giovanni Agnelli detto Gianni, soprannome "l'Avvocato". Una delle figure più importanti e sicuramente iconiche del Novecento, il re che l’Italia si è ritrovata ad avere quando la monarchia non c’era più. Icona di stile, ammirato e invidiato, ovviamente ricchissimo, ha legato il suo nome alla Fiat e alla Juventus. La vita di Gianni Agnelli, di cui nel 2023 ricorre il decennale della scomparsa.

L’infanzia e la morte prematura del padre

Secondogenito di Edoardo Agnelli e Virginia Bourbon del Monte, Gianni Agnelli (in realtà Giovanni) nasce a Torino il 12 marzo 1921. A soli 14 anni perde il padre, vittima di un incidente in idrovolante: questo lo porta a stringere un legame strettissimo con il nonno Giovanni, fondatore della FIAT. Nel 1945 scompare anche la madre Virginia, sempre in un incidente, ma questa volta automobilistico.

Gli studi e gli anni delle guerra

Dopo aver frequentato il prestigioso liceo classico “Massimo d’Azeglio”, consegue la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Torino, che (pur non avendo mai sostenuto l’esame di abilitazione) gli vale il soprannome “l’Avvocato”. Negli stessi anni partecipa al secondo conflitto mondiale: arruolato nel 1° reggimento Nizza Cavalleria, viene inviato sul fronte russo e poi partecipa alla Campagna di Tunisia.

Alla guida della Fiat

In Fiat trascorre molti anni di apprendistato come vicepresidente, all’ombra di Vittorio Valletta. Assume le redini dell’azienda di famiglia nel 1966: con il boom economico alle spalle, l’Avvocato si trova a dover gestire una situazione delicata, contrassegnata da scioperi, picchetti e più in generale da forti tensioni sociali, nota come “autunno caldo”.

Nel momento più difficile per l’industria italiana, decide di archiviare la politica aziendale di Valletta e di concentrarsi sul settore automobilistico: tra il 1969 e il 1970 Fiat acquisisce Ferrari e Lancia, poi sfiora l’acquisto di Citroën. Nell’ambizioso progetto di rendere noto il marchio a livello internazionale, vengono aperte unità produttive in quattro continenti. Nel corso degli anni Ottanta, che si aprono con la marcia dei quarantamila, Fiat ingloba anche un altro prestigioso marchio italiano come Alfa Romeo. Gianni Agnella rimane al timone fino al 1996, quando compiuti i 75 anni di età cede la presidenza all’ex amministratore delegato Cesare Romiti.

La Juventus nel cuore

Prima della Fiat, Gianni Agnelli diventa presidente della Juventus, club calcistico legato dal 1923 alla sua famiglia (è tuttora il più antico sodalizio imprenditoriale-sportivo d’Italia). L’Avvocato viene nominato presidente nel 1947 e ricopre la carica fino al 1954, quando gli succede il fratello minore Umberto.

Pur non ricoprendo incarichi dirigenziali, nei decenni successivi rimarrà un punto di riferimento in ottica bianconera, anche per i giornalisti sempre a caccia di frasi a effetto. Eccone alcune: «L’abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras» (riferita a Michel Platini), «Se Baggio è Raffaello, Del Piero è Pinturicchio», «Il più bel prodotto di Viareggio, dopo Stefania Sandrelli» (parlando di Marcello Lippi).

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Sindaco di Villar Perosa e senatore a vita

Presidente di Confindustria per due anni dal 1974, Gianni Agnelli è dal 1945 al 1980 (dunque per ben 35 anni) sindaco di Villar Perosa, il paese ove la famiglia risiede d’estate e da dove la stessa proviene. A differenza del fratello Umberto, eletto senatore nelle file della Democrazia Cristiana, pur “corteggiato” da Partito Repubblicano non si candiderà mai. Tuttavia, nel 1991 viene nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.

Star del Jet Set Internazionale

Attori (e soprattutto attrici), teste coronate, magnati, uomini politici: non si contano le persone del jet-set internazionale frequentate da Gianni Agnelli: i Kennedy, l’Aga Khan, Henry Kissinger, oltre a tante bellissime donne.

D’inverno sale sulle piste da sci in elicottero e d’estate a torso nudo è fotografato al timone di yacht lunghissimi. Si sposta in jet e detta stile con l’orologio sul polsino, mentre la sua erre blesa è imitatissima. Amante della vita mondana e del lusso, all’Avvocato piace anche correre, soprattutto in automobile: nel 1952, mentre cerca di raggiungere l’amante Pamela Churchill a Montecarlo, è vittima di un incidente che lo renderà claudicante per tutta la vita. 

La moglie e i figli

Tante le avventure galanti di Gianni Agnelli (Anita Ekberg, Rita Hayworth, forse anche Jacqueline Kennedy), ma una sola moglie: Marella Caracciolo di Castagneto, sposata nel 1953, da cui ha i figli Edoardo (morto suicida a 45 anni nel 2000) e Margherita, mamma di John e Lapo Elkann.

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La scomparsa nel 2003

Gianni Agnelli muore a 81 anni il 24 gennaio 2003, a causa di un male incurabile. Il funerale, trasmesso in diretta da Rai 1, si svolge nel Duomo di Torino ed è seguito da un’enorme folla. L’Avvocato riposa nella monumentale cappella di famiglia presso il piccolo cimitero di Villa Perosa.

 

Matteo Innocenti