Levi’s 501: così nacquero i jeans 150 anni fa

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Il 20 maggio 1873 veniva brevettato il pantalone oggi più famoso della storia. Indossato anche dalle star, la creazione deve il suo successo alla sua versatilità.

Il 20 maggio 1873 Jacob William Davis e Levi Strauss brevettarono il jeans "XX". Con la pratica numero 139.121 costata 68 dollari, il sarto e il commerciante di tessuto iscrissero nella storia quello che era nato come un capo da lavoro. Da Marilyn Monroe a Marlon Brando, star di fama planetaria lo hanno indossato almeno una volta e si sono fatti immortalare con addosso il celebre modello 501. Tutto è iniziato con del rame e la voglia di rendere indistruttibili un paio di pantaloni.

Jeans, com’è nato un capo d’abbigliamento iconico

La storia dei blue jeans firmati Levi's è un esempio di imprenditoria americana. Un uomo con un'idea che costruisce un impero. L'uomo è Jacob William Davis, sarto nato a Riga, Lettonia, nel 1934. Arriva a Reno, in Nevada, negli anni Cinquanta. Qui lavora come sarto, realizzando teli e coperte per cavalli, ma anche pantaloni da lavoro per contadini, minatori e cercatori d'oro. Ma la storia dei Levi’s 501 ha un altro protagonista: il fornitore di tessuti Levi Strauss. I due iniziano a collaborare. Uno cuce i pantaloni e l'altro fornisce i tessuti.

Chi ha inventato i jeans

Ci sono diverse lettere che testimoniano il rapporto lavorativo, tra cui una in cui Davis spiega di aver provato a rinforzare le cuciture e le tasche dei suoi pantaloni con i rivetti in rame, usati di solito per le coperture delle carrozze e per i sottosella. Il tentativo era stato un successo: il capo aveva così una vita più lunga. Nascevano così i jeans come li conosciamo oggi.

Il Brevetto dei Levi’s 501

La lettera di Davis a Strauss aveva uno scopo: coinvolgere l'imprenditore nel brevetto. Infatti, per registrare l'invenzione di quel pantalone particolarmente resistente occorrevano 68 dollari. Strauss accetta e il 20 maggio 1873 la coppia si vede riconosciuto il brevetto numero 139.121 assegnato al jeans "XX".

Il jeans è un tessuto?

Il tessuto jeans, noto anche come denim, è al centro del brevetto di Davis e Strauss. Si tratta di una delle tele più note al mondo. È una stoffa molto resistente, realizzata ad armatura diagonale. Ha ordito blue trama bianca. Nasce, appunto, come stoffa per indumenti da lavoro, nota sin dalla fine del Medio Evo. A quei tempi veniva usata per cucire sacche per conservare le vele delle barche. Dopo il brevetto registato con Davis, Levi Strauss aprì due fabbriche in California per produrre in serie i jeans. Nel 1886 completò il suo jeans con il celebre logo con i due cavalli. Nel 1890 debutterà lo storico modello 501, in cui la cifra indica il numero di partita dei nuovi pantaloni.

I Jeans, abbigliamento moda

Da capo da lavoro negli anni Cinquanta i blue jeans diventano un capo di abbigliamento indispensabile, ispiratore dello stile western. È la rivista Vogue ad ispirare anche il pubblico femminile americano, consigliando l'indumento per le vacanze e il tempo libero. Negli anni Sessanta, i 501 sono sinonimo delle controculture, indossati dal pubblico di Woodstock, dagli esponenti del movimento dei diritti civili e nelle proteste per la guerra del Vietnam, nonché dagli esponenti delle subculture mods & rockers nel Regno Unito. Nel corso degli anni Settanta e Ottanta, i 501 si diffondono in tutto il mondo, dall’ Unione Sovietica al Giappone. Nel 1999 Times proclama i famosi pantaloni “il capo d’abbigliamento del XX secolo”.

Perché si chiamano blues jeans?

Il termine blue jeans deriverebbe direttamente dalle parole in lingua francese "bleu de Gênes" ovvero "blu di Genova"; in italiano. Se prima indicava un tessuto originario, appunto, della Repubblica di Genova, oggi è un termine con cui si identifica il famoso pantalone da lavoro.

I Jeans e i divi del cinema

La storia d'amore tra i jeans Levi's 501 e le star del cinema ma anche della musica è lunghissima e ancora oggi viva più che mai. I pantaloni approdano al cinema nel 1953 con l'affascinante Marlon Brando ne Il Selvaggio. Sono nei film cult e sulla copertina del disco The freewheelin' Bob Dylan del cantautore e musicista Bob Dylan. I Levi's 501 appaiono indosso a rockstar del calibro di Kate Bush e Kim Gordon (che li portano strappati), dei cantanti hip-hop come Run D.M.C. e N.W.A. Li hanno usati anche Steve Jobs, Marilyn Monroe e Gwyneth Paltrow durante la prima di Seven. L'unico a non aver mai indossato un paio di jeans è uno dei suoi inventori, Levi Strauss. Infatti, ha sempre rifiutato perché si trattava di un indumento destinato a fasce di popolazione povere.

Jeans e mondo globalizzato

I jeans Levi's 501 hanno avuto un impatto enorme sulla vita di milioni di persone, tanto che per il 150esimo anniversario il brand ha realizzato una campagna dal titolo The Greatest Story Ever Worn. Al centro, ci sono cortometraggi (per ora sono tre) firmati da registi professionisti, in cui si raccontano le storie di devozione di alcune persone che hanno celebrato questi pantaloni scegliendoli, ad esempio, per il proprio funerale.

Stefania Leo