Festival di Sanremo: Roberto Vecchioni trionfa col suo cantautorato intriso di speranza

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Il 61esimo Festiva della Canzone Italiana ha decretato il suo vincitore: a trionfare è stato Roberto Vecchioni che, con la sua 'Chiamami ancora amore', ha letteralmente conquistato l'Italia andandosi ad aggiudicare il primo premio della nota kermesse canora.

La poesia e la tanto apprezzata canzone d'autore tornano sul palco dell'Ariston e il popolo italiano ne premia la qualità e soprattutto il messaggio.
Quella del cantautorato è una tradizione cara al panorama italiano, una tradizione in cui il testo diventa il principale mezzo attraverso il quale si veicola l'arte in musica: le note semplici e la melodia orecchiabile, infatti, acquistano pregnanza proprio grazie alle parole della canzone.

Così come ha fatto Roberto Vecchioni in occasione del Festival, il cantautore mette in scena un tema sociale, politico e filosofico che, ovviamente, non trascura affatto la sfera del sé e dei sentimenti.

Oggi Roberto Vecchioni si fa nuovamente portavoce di una tradizione musicale antica ma sempre attuale che ha trovato una sua peculiarità terminolgica solo nel 1959 quando Ennio Melis e Vincenzo Micocci, della casa discografica RCA, crearono proprio la parola 'cantautore' riferendosi al lancio di Gianni Meccia.

Ma col termine si va comunque ad indicare una tipologia musicale che già esisteva in precedenza, i cui precursori possono essere ritrovati nei Cantacronache, gruppo torinese nato nel 1957 volto a valorizzare la canzone e la musica attraverso l'impegno sociale.

Dalla fine degli anni '50 a oggi la tradizione musicale è cambiata, le mode si sono rinnovate ma la canzone d'autore continua a resistere, imperterrita, al passaggio del tempo: il nostro paese, e la società tutta, ha ancora bisogno di belle parole, messaggi reali e soprattutto musica capace di far riflettere.

Oggi, a farsi portavoce di questo bisogno è proprio Roberto Vecchioni che, con la sua poesia in musica, intona un canto di speranza. Ma speranza per chi? A chi Roberto Vecchioni dice 'Chiamami ancora amore?'. Un appello che, probabilmente, il cantautore fa riferendosi al nostro paese che oggi, non vive un periodo particolarmente roseo. E infatti il cantautore dice 'Che questa notte dovrà pur finire'. E il cambiamento verrà proprio dalle persone che si fanno sentire, "Perché la riempiremo noi da qui di musica e parole', dice Vecchioni, la notte buia che sta vivendo l'Italia.

Una canzone che, tra le sue melodiose parole nasconde un messaggio sociale intenso e attuale che, ormai da troppo tempo, mancava sul palcoscenico sanremese dell'Ariston.
Un primo premio meritato che denota il bisogno che gli italiani hanno di qualcuno che esprima la speranza che le cose, prima o poi, cambino.