Lolita, luce della mia vita. Storia di un capolavoro (censurato)

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Un approfondimento sulla figura di Lolita al cinema, nella letteratura, nella cultura e nel linguaggio.

Lolita. Dall’incipit indimenticabile alla fine tragica, uno dei romanzi più controversi, discussi, scandalosi anche letti del Novecento. Capolavoro di Vladimir Nabokov, autore russo naturalizzato statunitense, che per pubblicarlo dovette rivolgersi a una casa editrice erotica francese, Lolita si contraddistingue per lo stile alto ed elegante, che accenna a scabrosità senza mai descriverle esplicitamente. È la storia dell’ossessione malata di un uomo per una ragazzina, rimasta nell’immaginario collettivo e nel linguaggio comune. Le cose da sapere. 

Lolita, un incipit indimenticabile

«Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un breve viaggio di tre passi sul palato per andare a bussare, al terzo, contro i denti. Lo-li-ta. Era Lo, null'altro che Lo, al mattino, diritta nella sua statura di un metro e cinquantotto, con un calzino soltanto. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea punteggiata dei documenti. Ma nelle mie braccia fu sempre Lolita».

È questo l’incipit di Lolita, capolavoro dello scrittore russo Vladimir Nabokov. 

La trama del libro di Nabokov

Narrato in prima persona, Lolita ripercorre la passione perversa di un uomo maturo per la pre-adolescente Dolores, con cui intreccia una relazione sessuale dopo esserne diventato il patrigno.

Storia di un'ossessione

Lolita è, essenzialmente, la storia di un’ossessione. Dopo aver preso in affitto una camera presso la giovane vedova Charlotte Haze, Humbert si invaghisce della figlia Dolores, una 12enne che gli ricorda il suo primo amore giovanile Annabel, scomparsa prematuramente. In seguito alla morte di Charlotte, il professore parte con Lolita per un lungo viaggio, costringendola a diventare la sua amante, esercitando su di lei un controllo costante.

I personaggi principali

Sono tre i personaggi principali del romanzo di Vladimir Nabokov: Lolita, il professore Humbert Humbert e Charlotte Haze

Lolita

Vero nome Dolores, è una ragazzina spregiudicata e ribelle, che mostra una sessualità molto marcata rispetto alla sua giovanissima età, 12 anni. Figlia della padrona di casa di Humbert, instaura da subito un rapporto confidenziale con il professore, che per lei sceglie il vezzeggiativo Lolita. Dopo la morte della madre, i due partono per un lungo viaggio on the road. 

Humbert Humbert

Professore di letteratura francese, ha 37 anni ed è reduce dalla fine di un precedente matrimonio, nonché da da un esaurimento nervoso. Si trasferisce in una piccola città del New England per potersi dedicare con serenità alla scrittura. Qui conosce Dolores, figlia della sua padrona di casa, e per lei perde la testa.

Charlotte Haze

Madre di Dolores, è la padrona di casa che affitta una stanza a Humbert. Si innamora del professore e lui,  che nel frattempo ha sviluppato una malsana passione per la figlia, pur di rimanere accanto a Lolita accetta di sposarla. Muore poi investita da un’auto. 

Le polemiche e la censura

Dopo una serie di rifiuti da parte di editori americani (Nabokov si rifiutò sempre di operare i tagli richiesti), il romanzo fu pubblicato a Parigi nel 1955 dalla casa editrice erotica Olympia Press, suscitando immediato scandalo per il contenuto scabroso: il ministro degli Interni francese lo bandì infatti per due anni. Ma intanto Lolita, che senza lesinare riferimenti alla sfera sessuale non scadeva mai in oscenità, aveva ottenuto ottimi riscontri da critica e lettori. La prima edizione americana arrivò nel 1958 e il romanzo, rapidamente diventato best-seller negli Usa, l’anno seguente fu pubblicato anche in Italia. Lolita è stato tradotto in russo, lingua madre di Nabokov, solo dieci anni dopo la prima pubblicazione, per opera dello stesso autore. 

La figura di Lolita nel cinema

Sono due i film tratti dal celebre romanzo. Il primo “Lolita” è stato diretto da Stanley Kubrick su sceneggiatura dello stesso Nabokov. Il secondo è stato invece girato da Adrian Lyne, già regista di pellicole ad alto tasso erotico come 9 settimane e ½, Attrazione fatale.

Il film di Stanley Kubrick

Il film del 1962 diretto da Kubrick vede come protagonisti James Mason (Humbert), Shelley Winters (Charlotte) e Sue Lyon (Lolita), oltre a Peter Sellers (Clare Quilty). In questa pellicola, che rinsaldò il successo del romanzo, Lolita ha 16 anni e non 12. Il film, diventato cult, è rimasto nell’immaginario collettivo anche per l’ammiccante locandina, che ritrae Sue Lyon con occhiali da sole a forma di cuore e lecca-lecca tra le labbra.

Il film di Adrian Lyne

Nel 1997 è arrivato il remake del film di Kubrick, diretto da Lyne, con protagonisti Jeremy Irons (Humbert), Melanie Griffith (Charlotte) e Frank Langella (Quilty), oltre a Dominique Swain nel ruolo di Lolita: anche lei, come Sue Lyon, non ha poi avuto una grande carriera di attrice.

Lolita nell'immaginario collettivo

Lolita è rimasto nell’immaginario collettivo. Anche in quello delle persone che mai hanno letto il romanzo di Nabokov o visto uno dei due film tratti da libro. Nel linguaggio comune, infatti, viene definita “Lolita” una ragazza molto giovane che, anche senza malizia, suscita desideri in uomini adulti.

Il complesso di Lolita

Il cosiddetto complesso di Lolita è quel fenomeno per cui una ragazza molto giovane può apparire, con i suoi atteggiamenti seducenti e provocanti, più grande della sua età effettiva. Sessualizzazione precoce e comportamenti maliziosi non devono però distogliere l’attenzione dal fatto che, alla fine, la Lolita di Nabokov è pur sempre un’adolescente abusata da un uomo molto più grande di lei.

 

Matteo Innocenti