Milo Manara, l'arte della sensualità

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L’erotismo come marchio di fabbrica di una carriera ormai lunghissima, in cui però non si è “limitato” ai fumetti. Tutto su Milo Manara.

Milo Manara è un fumettista italiano, conosciuto in patria e all'estero per il fascino sensuale delle sue tavole. L’erotismo come marchio di fabbrica di una carriera ormai lunghissima, in cui però non si è “limitato” ai fumetti: disegnatore dal tratto raffinato, capace di creare un mondo onirico popolato da ragazze bellissime ed eteree, ha infatti realizzato come illustratore memorabili locandine di film e copertine di dischi, arricchendo con la sua mano anche romanzi e manifesti. La vita e la carriera del maestro Manara.

Gli inizi come artista e la scoperta del fumetto

Maurilio “Milo” Manara nasce il 12 settembre 1945 a Luson, piccolo paese di montagna dell’Alto Adige. Quarto di sei fratelli, da piccolo si trasferisce con la famiglia a Verona, dove già all’età di 12 anni realizza pannelli decorativi su commissione. Seguendo le sue inclinazioni naturali, si diploma al liceo artistico e poi si iscrive alla Facoltà di Architettura a Venezia (non terminerà mai gli studi). Nello stesso periodo, a Verona lavora come assistente del noto scultore spagnolo Miguel Ortiz Berrocal. Negli anni dell’avvento della pop art, che di fatto rivoluziona il mondo dell’arte, Manara scopre il fumetto (o meglio la bande dessinée) grazie alla moglie francese di Berrocal, che porta con sé da Parigi le ultime novità, come Barbarella di Forest o Jodelle di Guy Peellaert. Affascinato dal carattere di produzione in serie del fumetto, Manara decide di provare a cimentarsi con questo linguaggio, allontanandosi dalla pittura più classica.

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LaPresse

I primi lavori: Genius e Jolanda de Almaviva

Inizia a muovere i primi passi nell’editoria a fumetti sul finire degli Anni ‘60, a Milano. È qui che conosce Mario Gomboli, già attivo nel campo con lo sceneggiatore Alfredo Castelli, che gli presenta l’editore Furio Viano: sarà lui a far debuttare Manara come autore di storie erotico-poliziesche sulla collana Genius, fumetto nato sulla scia del successo di Diabolik. La sua mano colpisce un altro editore, Renzo Barbieri, che lo chiama a realizzare le tavole della serie sexy-piratesca Jolanda de Almaviva, pubblicate dal 1970 al 1974.

La parola alla giuria sul Corriere dei Ragazzi

Lasciati gli studi universitari (e sposata Luisa Fedrigoli, che si rivelerà un sostegno fondamentale per la carriera), Manara avvia una proficua collaborazione con il Corriere dei Ragazzi, storico settimanale per cui disegna una serie di fumetti sceneggiati da Mino Milani, incentrati su immaginari processi a grandi personaggi storici: La parola alla giuria.

Giuseppe Bergman e le collaborazioni con Hugo Pratt

Nel 1978 crea il suo primo personaggio di successo, Giuseppe Bergman, di cui sceneggia anche le storie in un ciclo pubblicato per la prima volta in Francia, dalla rivista (A SUIVRE): HP e Giuseppe Bergman, dove “HP” è un chiaro riferimento al suo maestro Hugo Pratt. Con cui collaborerà in due occasioni: dal 1983 al 1985, sulla rivista Corto Maltese, disegna per lui Tutto ricominciò con un’estate indiana, storia seguita da El Gaucho, pubblicata da Il Grifo dal 1991 al 1995.

Il successo ad alto tasso erotico

Dopo aver partecipato alla realizzazione della Storia d’Italia a fumetti di Enzo Biagi, all’inizio degli Anni ‘80 Manara scrive e disegna L'uomo di carta, fumetto western realizzato su richiesta dell'editore francese Dargaud. Nel 1983 poi crea, su commissione della rivista Playmen, la storia ad alta densità erotica che gli dà il successo mondiale: Il Gioco. In Francia, dove vende oltre un milione di copie, dal fumetto viene anche tratto un lungometraggio, con Florence Guérin nel ruolo della protagonista Claudia. Da questo momento in poi, la carriera di Manara vira decisamente verso una produzione erotica: tra le pietre miliari della sua carriera c’è Il profumo dell'invisibile, fumetto pubblicato sulla rivista Totem nel 1986, con protagonista la seducente Miele, ispirata a Kim Basinger.

Il sodalizio con Fellini

Grazie al giornalista Vincenzo Mollica, esperto di fumetti e critico cinematografico, nel 1983 conosce Federico Fellini, una delle sue principali fonti di ispirazione. I due iniziano a collaborare tre anni dopo, quando il regista chiede a Manara di illustrare la sceneggiatura di Viaggio a Tulum, da pubblicare sulla terza pagina del Corriere della Sera. Con il consenso di Fellini, Manara trasforma il testo in un fumetto, apparso su Corto Maltese. Il rapporto tra i due si consolida nel 1992, quando insieme danno vita a Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet, pubblicato da Il Grifo. Per Fellini, Manara realizza inoltre i manifesti dei film Intervista e La voce della luna.

Manara artista poliedrico

Conosciuto soprattutto per il fumetto erotico, nel corso degli anni Manara spazia in realtà molto. All’inizio degli Anni ‘90, realizza le tavole del Cristoforo Colombo di Enzo Biagi. Nel 2004, su testi di Alejandro Jodorowsky, disegna un fumetto sulla turbolenta casata dei Borgia. Lavora anche con i giganti a stelle e strisce DC Comics e Marvel: Desiderio, inclusa nel volume Sandman - Notti Eterne, e X-Men: Ragazze in fuga. Nel 2015 pubblica per Panini il primo volume del progetto La tavolozza e la spada, legato alla figura del Caravaggio, mentre a quella sportiva di Valentino Rosso dedica la storia 46, pubblicata su Rolling Stones. Oltre che per il suo lavoro di fumettista Manara, merita di essere ricordato per quello di illustratore, per locandine cinematografiche, racconti e romanzi, copertine di dischi e giornali, campagne pubblicitarie, storyboard, così come progetti per Internet e il computer. Un esempio è Gulliveriana, cd-rom su una sua storia, seguito dal videogame Il gioco del Kamasutra. Un maestro italiano, Manara, amato a livello internazionale e in particolare in Francia: in occasione dei suoi primi 50 anni di carriera, nel 2019 il Festival de la Bande Dessinée di Angoulême gli dedica una mostra antologica che riscuote enorme successo nei giorni dell’evento, il più importante appuntamento europeo per amanti dei fumetti e addetti ai lavori.

Matteo Innocenti