Il significato della rosa dei venti: dalla storia al modo in cui leggerla

La Rosa dei Venti non è solo uno strumento pratico, ma anche un simbolo storico e culturale che ha accompagnato l’uomo nel corso dei secoli, aiutandolo a esplorare e comprendere il mondo. Ma qual è il suo significato e come si interpreta? Scopriamo insieme la sua storia, la sua funzione e il metodo corretto per leggerla.
La Rosa dei Venti è un semplice disegno, un diagramma che rappresenta schematicamente la provenienza dei venti che insistono in una determinata regione. Il suo scopo originario era indicare la posizione dei venti in base ai quattro punti cardinali: ciascuna direzione è rappresentata da un braccio a forma di rombo, colorato con bande corrispondenti alle classi di velocità del vento, la cui lunghezza varia in funzione della frequenza dei venti in ciascuna direzione. Si tratta di uno strumento essenziale per capire e sapere da dove provengono i venti e quale impatto possono avere sulla navigazione.
È presente sulle mappe, sulle bussole ed è fondamentale per marinai, cartografi e appassionati di escursionismo. Inoltre, la sua compilazione è uno dei passaggi preliminari per la progettazione delle piste degli aeroporti, poiché le migliori condizioni di decollo e atterraggio si ottengono controvento.
I punti nel disegno della Rosa dei Venti
Ma perché si chiama “Rosa dei Venti”? Il nome deriva dalla disposizione dei bracci a forma di rombi che la compongono, schierati in cerchio, sovrapposti uno all’altro, proprio come i petali di una rosa. La Rosa dei Venti si basa su quattro punti cardinali principali:
- Nord (N 0°), detto anche Settentrione o Mezzanotte, da cui spira la Tramontana, da “intra montes” perché soffia dal cuore delle Alpi – i monti - verso sud
- Est (E 90°), detto anche Oriente o Levante, da cui spira il Levante
- Sud (S 180°), detto anche Meridione o Mezzogiorno, da cui spira l’Ostro, dal latino “auster”, australe
- Ovest (W 270°), detto anche Occidente o Ponente, da cui spira il Ponente
Tra i quattro punti cardinali principali si possono fissare 4 punti intermedi:
- Nord-Est (NE 45°), dal quale spira il vento di Grecale
- Sud-Est (SE 135°), dal quale spira il vento di Scirocco, che è un garbino umido
- Sud-Ovest (SW 225°), dal quale spira il vento di Libeccio, un garbino secco
- Nord-Ovest (NW 315°), dal quale spira il vento di Maestrale
Unendo i quattro punti cardinali ai quattro intermedi si ottiene la Rosa dei Venti a 8 punte. Tra questi otto punti è possibile indicarne altri otto, intermedi tra i precedenti, ottenendo così una Rosa dei Venti a 16 punte; infine, in ambiti tecnici come la navigazione marittima, si arriva alla Rosa dei Venti a 32 punte, con una suddivisione ancora più precisa.
Origini e Storia della Rosa dei Venti
Le origini della Rosa dei Venti si perdono nella notte dei tempi e si possono far risalire già alle prime navigazioni di fenici e greci. L’interesse ai venti era anticamente dovuto alla necessità di orientarsi in mare: disponendo i venti in corrispondenza dei punti cardinali, i navigatori, quando ancora le navi erano solo a vela, erano in grado di orientarsi in mare aperto semplicemente osservando in quale direzione spirava il vento.
La sua rappresentazione grafica si diffuse maggiormente nel Medioevo, ai tempi delle Repubbliche Marinare, tra cui primeggiava Venezia, grazie alle carte nautiche di marinai italiani e portoghesi. I nomi dei venti provengono da quella parte di storia e si basano sulle abitudini di navigazione dei Veneziani che utilizzarono l'isola di Malta come il centro di riferimento per tutti i venti del Mediterraneo e ne attribuirono i nomi in base alla loro direzione rispetto a questa isola.
In maniera simile ai venti dei quattro punti cardinali, dunque, le denominazioni dei venti che soffiano dai punti intermedi derivano dalle regioni di provenienza rispetto al Mar Ionio: ad esempio, il vento che soffia da nord-est, si chiama Grecale perché proviene dalla Grecia, quello che soffia da sud-est è lo Scirocco perché giunge dalla Siria, da sud-ovest si chiama Libeccio perché associato alla Libia (un tempo includente Tunisia e Algeria). Infine da nord-ovest arriva il Maestrale, con le sue due possibilità etimologiche: sicuramente deriva dal latino “magistra” ma poteva essere riferito a Roma (Magistra mundi), oppure indicare la “via maestra”, da e per Venezia, la repubblica marinara egemone in quella regione.
Come si legge la Rosa dei Venti
Se vogliamo interpretarla in modo corretto, va ricordato che il punto cardinale principale è sempre il Nord, che funge da riferimento per gli altri tre: orientandoci verso di esso, possiamo infatti facilmente individuare le altre direzioni.
Il Sud si trova sul lato opposto, quindi dietro di noi, mentre l’Est si trova alla nostra destra e l’Ovest alla nostra sinistra. In mancanza di una bussola in grado di determinare la direzione dei punti cardinali, il Sole può fungere da guida, in quanto sorge a Est e tramonta a Ovest.
Per orientarsi nei punti cardinali basterà un semplice gesto, ossia aprire le braccia a forma di croce, estendendo la mano destra verso il punto in cui sorge il Sole e la mano sinistra verso il punto in cui tramonta. In questo modo il Nord si troverà davanti a noi, il Sud dietro, l’Est a destra e l’Ovest a sinistra. A questo punto saremo in grado di posizionare la Rosa dei Venti nella posizione corretta, come fosse una bussola.
Paola Greco
Foto di apertura: Immagine Freepik