La crisi scolastica? Si può superare con le lezioni virtuali

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Intervista a Mattia Pastore, cofondatore di P2P E-Learning Italia, piattaforma online che offre corsi dal vivo e on demand. Rigorosamente gratuiti.

Una bella iniziativa completamente gratuita, nata durante la quarantena con l’obiettivo di aiutare gli studenti in un profondo momento di crisi scolastica causata dal Covid-19. Stiamo parlando di P2P E-Learning Italia, la prima piattaforma su scala nazionale di lezioni live e on demand che, a pochi giorni dal lancio, ha già coinvolto oltre 100 ragazzi grazie anche all’impegno di una cinquantina di tutor, spesso loro coetanei. Ne parliamo con il coideatore Mattia Pastore, giovane imprenditore milanese che a soli 20 anni (oggi ne ha 26) ha fondato USA Student Advisors, piattaforma che prepara per le domande di ammissione ai programmi di laurea, master, MBA e dottorato all’estero.

Com’è nata l’idea?

«Da quando è iniziata la pandemia, che mi ha toccato in prima persona portandosi via mia nonna e sua sorella, mi sono chiesto come potessi dare un aiuto nel mio campo, quello dell’educazione. Parlando con Lorenzo Russotto, un mio studente valdostano di 17 anni, ho percepito la gravità della crisi scolastica in tempo di Coronavirus: l’offerta didattica attuale è pari al 40% di quella pre-lockdown, con più di un milione e mezzo di studenti che ha proprio smesso di ricevere lezioni, in quanto gli istituti non erano pronti all’erogazione online. Quando Lorenzo mi ha detto di aver iniziato a tenere lezioni in conference call per la sua classe del liceo, aggiungendo di aver intenzione di ampliarlo ad altre scuole, ci ho pensato su un po’ e poi l’ho richiamato: «Dai, facciamo qualcosa insieme. Portiamo questo progetto fuori da Aosta». È nato tutto da una mia necessità e da un’idea, ci tengo a sottolinearlo, venuta a un 17enne ».

Quali contenuti propone P2P E-Learning Italia?

«La nostra offerta si sviluppa su tre ambiti differenti. Una prima parte comprende lezioni e ripetizioni ad hoc: gli studenti compilano un modulo di richiesta di aiuto perché hanno difficoltà con i compiti, oppure in vista di una verifica o un’interrogazione. La seconda offerta è quella di contenuti nostri, con lezioni live e on demand, ad esempio di analisi matematica in vista della maturità. Stiamo anche facendo un videocorso su Kant, a cui hanno già partecipato più di 60 studenti, erogato da un tutor che è in quinta liceo».

E la terza parte dell’offerta?

«Dei ‘salotti’ in cui i giovani possano liberamente esplorare i loro interessi, al di là di quello che stanno facendo in classe. Una professoressa di un liceo valdostano farà presto delle lezioni di astronomia sulla piattaforma, ma con un taglio diverso dalla ‘solita’ astronomia insegnata a scuola».

Quante lezioni in tutto sono al momento disponibili su P2P E-Learning Italia?

«Ci sono più di 80 lezioni on demand. Il numero è destinato a raddoppiare rapidamente anche grazie al supporto degli insegnanti stessi, che desiderano caricare le loro video-lezioni sulla piattaforma».

Quanto durano le lezioni?

«Questo è un aspetto molto importante. Sposiamo gli studi scientifici, secondo cui la soglia di attenzione si aggira attorno ai 20 minuti. Per cui le nostre lezioni durano dai cinque ai 30 minuti. Ci sono le parti di Q&A con le risposte alle domande gli studenti, ma la spiegazione della materia da parte del tutor non supera mai i 25 minuti».

Chi sono gli studenti?

«Ci rivolgiamo a studenti di medie, superiori e università. In una decina di giorni ne abbiamo coinvolti un centinaio, la maggior parte dei quali liceali, ma vorremmo creare più contenuti pensati per le scuole medie: in questi istituti l’offerta didattica ha subito un calo drastico. Non abbiamo al momento materiale specifico per la preparazione di esami universitari. Abbiamo però intenzione di creare corsi sul pacchetto Office e, in ogni caso, c’è da dire che l’ambiente accademico ha risposto meglio al Coronavirus».

E i tutor invece?

«Sono soprattutto studenti delle scuole superiori o universitari, ma tra i tutor ci sono anche laureati e docenti. Possono consultare un documento condiviso sempre aggiornato, per prendere spunto in base alle richieste dei nostri studenti, ma la scelta degli argomenti da trattare è autonoma al 100%. Le lezioni possono essere live o registrate in base alla propria disponibilità. È anche possibile fare lezioni senza mostrare il volto. Insomma, massima flessibilità».

Il tutto su base volontaria.

«Sì, le quattro categorie dei nostri tutor sono composte da volontari che si sono messi a disposizione gratuitamente. La proprietà intellettuale delle lezioni rimane nelle loro mani, con link ai rispettivi canali Youtube. Non abbiamo creato P2P E-Learning per arricchirci».

P2P E-Learning continuerà così anche dopo la fine della pandemia?

«Si tratta di un progetto no profit nato durante e contro il Coronavirus: sulla piattaforma c’è una sezione dedicata alle donazioni, con link al sito della Croce Rossa. Se già adesso può essere utile a tanti ragazzi, potrebbe diventarlo ancora di più a settembre, quando gli studenti saranno di nuovo sotto pressione, con verifiche e tanto da recuperare. Ma l’intenzione è rimanere no profit anche durante il prossimo anno scolastico.

Nel frattempo avete già ricevuto un importante riconoscimento…

«Sì, la commissione della formazione a distanza della regione Valle D'Aosta supporta, tra gli strumenti utilizzabili da professori, insegnanti e studenti di medie e liceo, anche la piattaforma P2P, approvata dai distretti scolastici».