Capoeira: una lotta tribale travestita da danza

capoeira

Sembra una danza ma non lo è. I movimenti armoniosi della Capoeira ci traggono in inganno e a tutto ci fanno pensare fuorché ad una lotta.

Ma la Capoeira è proprio questo: una lotta brasiliana di origine africana che, però, è caratterizzata da elementi di espressività del corpo e dall'armonia dei movimenti stessi.

Le origini della Capoeira sono antiche e risalgono alla tratta degli schiavi all'indomani della scoperta delle America.

Costretti a pessime condizioni di vita, molti degli schiavi neri tentavano la fuga dai propri carcerieri per riguadagnarsi la propria libertà. Tuttavia una fuga sottointendeva un combattimento il quale, a sua volta, esigeva una preparazione fisica.

Ma come allenarsi in un contesto di continuo controllo? Gli schiavi idearono, quindi, la Capoeira: una lotta dissimulata con la danza. Era proprio l'apparenza di danza tribale a metterli al sicuro dalla punizione certa dei padroni se mai li avessero sorpresi ad allenarsi nel combattimento.

Una tecnica di combattimento, quella della Capoeira, che ha dovuto attraversare diverse fasi di opposizione all’indomani della liberazione degli schiavi. In effetti, inizialmente, questa lotta era tacciata come assolutamente negativa, in quanto associata individui malfamati che la praticavano in strada e in modo violento.

Il primo riconoscimento della Capoeira lo troviamo nel 1932, ma è solo nel '74 che questo antico retaggio tribale è stata riconosciuto come sport nazionale brasiliano.

Oggi esistono diversi stili di Capoieira che, però, sono associati da un elemento comune: la musica e il ritmo del berimbau.

La capoeira, seguendo l’armonia e il tempo del berimbau, si svolge dentro alla Roda, ovvero un cerchio di persone all'interno del quale giocano due capoeristi.

Oggi, in Italia, esistono svariate scuole di Capoeira che, accolte con molto entusiasmo, hanno già trovato moltissimi sostenitori e praticanti.

 Nel 2007, inoltre, si sono festeggiati i 50 anni della Capoeira nella nostra penisola che, nel 1957, fu introdotta da Mestre Canela.